Scontri in orbita

Entro i prossimi 3,3 miliardi di anni la Terra potrebbe schiantarsi su uno dei pianeti vicini. A rivelare questa catastrofica (ma anche lontana) possibilità, una simulazione al computer realizzata dai ricercatori dell’Osservatorio di Parigi. Lo studio, pubblicato su Nature, è stato realizzato da Jacque Laskar e Mickael Gastineau, che hanno creato e analizzato 2.501 possibili scenari.

La maggior parte delle possibilità esaminate dai ricercatori francesi non prevede alcuna collisione, che resta un evento altamente improbabile. Sono solo duecento infatti gli scenari che prevedono uno scontro, di cui venticinque simulano un cambiamento nell’orbita di Mercurio (che, come quelle di altri pianeti, non è stabile, ma può subire interazioni in grado di deviarla): questo potrebbe dare origine a uno scontro tra il piccolo pianeta e il Sole o Venere. Secondo lo studio esiste anche la possibilità che l’eventuale cambiamento dell’orbita di Mercurio destabilizzi l’intero Sistema Solare provocando un “incontro ravvicinato” tra la Terra e i suoi vicini più prossimi al Sole.

“La destabilizzazione dell’orbita di Mercurio potrebbe essere provocata da un’interazione gravitazionale di Giove. Questo potrebbe provocare l’avvicinamento di Marte alla Terra, che a sua volta porterebbe l’orbita di Venere in collisione con il nostro pianeta”, spiega Laskar.

In totale sono 48 gli scenari che prevedono il coinvolgimento del pianeta azzurro in uno scontro con Venere o con Marte. “Al 99 per cento possiamo stare tranquilli e fidarci della perfezione del ritmo celeste, ma il restante 1 per cento ci offre un brivido di pericolo”, ha commentato sempre su Nature Gregory Laughlin della University of California a Santa Cruz.  (c.v.)

Riferimenti: Nature doi:10.1038/nature08096

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