L’inquinamento può abbassare la temperatura del pianeta. Lo ipotizza un gruppo internazionale di ricercatori della University of Washington, del California Institute of Technology, della University of Kuopio, in Finlandia, e dell’Istituto del Cnr di scienze dell’atmosfera e dell’oceano di Bologna ha infatti dimostrato che la presenza di inquinanti aumenta enormemente la superficie delle nuvole e ne amplifica così il potere riflettente. Riflettendo nello spazio gran parte del calore solare, le nuvole contribuiscono ad abbassare la temperatura terrestre. Il loro effetto, che si oppone a quello riscaldante dei gas serra, è fondamentale nel quadro delle variazioni climatiche globali. Una nuvola si forma quando minuscole goccioline d’acqua si condensano attorno alle particelle in sospensione nell’atmosfera. In precedenza era stato dimostrato che, se il numero di particelle aumenta per colpa delle emissioni antropogeniche, la quantità d’acqua disponibile rimane comunque la stessa. Si formano allora goccioline più piccole e in numero maggiore, e di conseguenza la superficie riflettente totale aumenta: più calore viene riflesso nello spazio. Stando ai risultati del nuovo studio, la formazione delle goccioline sarebbe però influenzata anche da altri fattori, tra cui la presenza di gas solubili e di inquinanti organici (provenienti per esempio dalla combustione delle foreste, dagli inceneritori e addirittura dalle grigliate nel giardino di casa). Queste sostanze modificherebbero la termodinamica dell’atmosfera aumentando ulteriormente il numero di goccioline e quindi la superficie riflettente totale delle nubi. (f.n.)