Salute, la smart toilet sa dirti come stai

smart toilet
(Credits: chriskeller via Pixabay)

Si celebra oggi 19 novembre di ogni anno il World Toilet Day, la giornata mondiale della toilette. Una ricorrenza che potrebbe suonare quantomeno bizzarra alle orecchie di chiunque sia nato e cresciuto con un wc sempre dentro casa. Ma i numeri dimostrano che nel 2019 è purtroppo ancora attuale il contrario, con almeno 2,4 miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso ai servizi igienici, soprattutto in India e nell’Africa Sub-Sahariana. Benché la priorità oggi sia ancora quella di assicurare condizioni igienico-sanitarie accettabili al maggior numero possibile di persone, la giornata mondiale della toilette è anche un’occasione per riflettere sul futuro del gabinetto. Un futuro che secondo gli scienziati del Modridge Institute of Research nel Wisconsin sarà fatto di “smart toilet”, che useremo non solo per soddisfare i nostri bisogni fisiologici, ma anche per monitorare il nostro stato di salute. Il progetto del gruppo di ricerca è quello di realizzare un gabinetto hi-tech, che, grazie a sofisticati strumenti di analisi, sarà in grado di identificare in tempo reale i metaboliti presenti nelle urine.

Dimmi cosa urini e ti dirò chi sei

Dall’urina, insomma, si può capire tanto di una persona: cosa mangia, se fa esercizio fisico, quali medicine assume e come dorme. Non è solo teoria: in un piccolo studio pubblicato su Nature Digital Medicine, i ricercatori hanno dimostrato di poter veramente ricostruire abitudini e stili di vita di due soggetti solo tramite le urine. Hanno raccolto in totale 110 campioni in un periodo di 10 giorni e li hanno analizzati con la spettrometria di massa. Questa tecnica misura i metaboliti presenti nelle urine, che sono il prodotto di reazioni che avvengono nell’organismo e sono stati associati nell’essere umano a più di 600 condizioni fisiologiche e patologiche. Il risultato ha confermato le ipotesi: nelle urine era registrato tutto, compresi il consumo di caffè e alcool, l’assunzione di medicinali, persino la quantità e qualità del sonno. Una vera impronta digitale liquida.

Toilette sempre più smart

Ma l’urina finisce per la maggior parte nel wc: sarebbe ancora più comodo e veloce se la si potesse processare e analizzare in loco. Nasce così il concetto di “smart toilet”, con incorporato uno spettrometro di massa portatile in grado di misurare i metaboliti presenti nelle urine. Questo almeno è il progetto coordinato da Joshua Coon, che insegna chimica all’università Wisconsin-Madison. Ancora in fase di realizzazione, la toilette intelligente verrà installata nel centro di ricerca e sarà inizialmente a disposizione di una dozzina di persone.

(Credits: Dasom (Somi) Hwang,Joshua Coon Lab at the UW-Madison Department of Biomolecular Chemistry)

La tecnologia c’è, e i ricercatori si sono dichiarati ottimisti sulla possibilità di farla funzionare anche su un gabinetto. “La vera sfida – ha affermato Coon – sarà quella di rendere questo strumento semplice ed economico. Da questo dipenderà il suo successo”. E sono tanti gli usi potenziali di questa tecnologia, che potrebbero conquistare una grande fetta del mercato contribuendo all’abbattimento dei costi.

Smart toilet, le applicazioni

Una delle applicazioni, ad esempio, sarebbe quella di realizzare veri e propri database con decine di migliaia di utenti, che correlino i dati ottenuti dalle urine con altri parametri riguardanti la salute e lo stile di vita. Uno strumento che migliorerebbe le nostre capacità diagnostiche e consentirebbe di scoprire precocemente i primi segnali di epidemie virali o batteriche. Ma oltre ai benefici per la salute pubblica, la smart toilet cambierebbe radicalmente anche la sfera privata. Soprattutto nei pazienti più anziani, che hanno sempre più bisogno di assistenza continua anche a domicilio. Grazie a questa tecnologia, potrebbero monitorare in tempo reale e senza uscire di casa se stanno assumendo i farmaci giusti e i loro effetti sulla salute. Potrebbero volerci ancora molti anni prima che la smart toilet raggiunga il mercato, ma le ricerche di Coon e colleghi dimostrano che con la tecnologia attuale siamo vicini a realizzare i primi prototipi.

Mentre attendiamo il wc hi-tech però, il World Toilet Day ci ricorda circa il 30% della popolazione mondiale non ha ancora accesso ai servizi igienici di base, un’emergenza che ogni anno costa la vita a 315.000 bambini.

Riferimenti: Nature Digital Medicine

(Credits immagine di copertina: chriskeller via Pixabay)

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