Gli stalloni europei arrivano dall’Oriente

stalloni
(Foto via Pixabay)

Adottando le tecniche più avanzate per il sequenziamento del DNA, una collaborazione internazionale di scienziati è riuscita a ricostruire la genealogia dei cavalli moderni, lungo la linea di discendenza maschile data dal cromosoma Y. Il risultato della ricerca, pubblicato su Current Biology, ha evidenziato la scarsa differenziazione – nella linea maschile – delle nostre razze di stalloni, che possono essere ricondotte a soli sei aplogruppi. Quattro di essi, inoltre, hanno un’origine asiatica comune, risalente a circa 700 anni fa.

Il DNA mitocondriale (mDNA) e la regione maschio-specifica del cromosoma Y (MSY), trasmesso senza ricombinazione da padri a figli, sono importanti strumenti a disposizione dei genetisti per ricostruire genealogia e migrazioni delle varie razze di mammiferi, seguendo la linea di discendenza femminile o quella maschile. La bassissima variabilità nei cromosomi Y dei nostri stalloni, molto inferiore a quella che si osserva nell’mDNA, aveva reso finora impossibile ricostruire la loro genealogia.

I ricercatori hanno sequenziato l’MSY di 52 cavalli appartenenti a 21 razze europee. Il DNA di un esemplare di cavallo di Przewalski e quello di un asino sono stati usati come gruppi di riferimento. Le varianti si raggruppano in 6 aplogruppi principali, quattro dei quali mostrano la discendenza da due razze di cavalli orientali: quella arabica, originaria dell’omonima penisola, e quella turcomanna, proveniente dalle steppe dell’Asia centrale. Avrebbe origini turcomanne, ad esempio, il purosangue inglese. Fanno eccezione le razze nordiche, che risalgono a due aplogruppi principali, di origini indipendenti: quello norvegese, che comprende le razze Fjord e Shetland, e quello islandese.

La scarsa differenziazione degli stalloni moderni è il risultato dell’intensa attività dell’essere umano nel selezionare razze con caratteristiche specifiche – eleganti nell’aspetto, robusti e veloci nella corsa – per le quali le razze orientali, soprattutto l’arabica e la turcomanna, costituivano un modello ideale. L’importazione massiccia di cavalli dall’Oriente e la selezione delle razze ha portato dunque alla scomparsa delle varianti autoctone del cromosoma Y.

Riferimenti: Current Biology

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