Strane mutazioni in Kazakistan

Un numero di mutazioni genetiche superiore alla norma. E’ quanto hanno rilevato i ricercatori dell’Università di Leicester nello sperma e negli ovuli degli abitanti dell’ex Repubblica Sovietica del Kazakistan. Qui, fra il 1949 e il 1989, l’Unione Sovietica fece esplodere 470 testate nucleari che liberarono nell’aria enormi quantità di polveri radioattive causando numerosi problemi di salute fra la popolazione. Ma il legame fra l’esposizione a queste sostanze e l’insorgere delle malattie non era mai stato provato scientificamente. “Nessuno è stato capace di misurare gli effetti genetici dell’esposizione a queste sostanze”, afferma Dudley Goodhead, direttore del Mrc Radiation and Genome Stability Unit in Harwell, nel nord della Gran Bretagna, “questo lavoro invece dimostra che le mutazioni possono presentarsi con un’enorme percentuale”. I ricercatori, capeggiati da Yuri Dubrova, infatti, hanno rilevato nello sperma e negli ovuli degli abitanti del Kazakistan una percentuale di mutamenti genetici doppia rispetto a quella normale. Non è ancora certo che questi danni genetici abbiano causato problemi di salute nei bambini che li hanno ereditati o se lo faranno in futuro, ma i ricercatori sperano comunque che questa ricerca aiuti la popolazione del Kazakhstan a ottenere un risarcimento economico e sanitario. (r.p.)

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