Svelato il mistero dello schianto

Un problema nel software di controllo del Mars Polar Lander – la sonda che avrebbe dovuto svelare i segreti del pianeta rosso – sembra avere causato il violento impatto sulla superficie di Marte lo scorso dicembre. I sensori delle “gambe” della navetta avrebbero infatti comunicato in anticipo al “centro comandi” l’avvenuto contatto con la superficie, determinando l’arresto dei motori. E così, da un’altezza di quasi 50 metri, la navetta sarebbe precipitata sulla superficie a una velocità di oltre 70 km/h. Ad affermarlo è Tom Young, direttore del Mars Program Assessment Team, la commissione di controllo sulla missione marziana. Già in una simulazione precedente al lancio, i sensori avevano mostrato problemi nella trasmissione dei segnali, ma il test non fu più ripetuto. La sonda non era inoltre dotata di un sistema di comunicazioni radio con la base Nasa: “non abbiamo quindi nessuna informazione ufficiale su cosa non ha funzionato nella fase di atterraggio”, spiega Young, che non risparmia critiche al sistema organizzativo. A suo parere, infatti, le cause del fallimento della missione deriverebbero da uno staff inadeguatamente preparato e dal taglio dei finanziamenti per il progetto, ridotti del 30 per cento. Nel frattempo, in attesa di un giudizio definitivo sul Polar Lander, la Nasa ha cancellato la prossima missione su Marte, che era prevista per il 2001. (m.g.)

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