Tag: mucca pazza

Parte oggi Prion 2014, il più meeting mondiale dedicato ai prioni. Giuseppe Legname, direttore del Laboratorio di biologia prionica della Sissa, ci spiega perché è ancora importante la ricerca sui prioni dopo gli anni della mucca pazza

Ancor prima dei caratteristici sintomi, a rivelare l'infezione sono alti livelli del metallo nel sangue 

Un nuovo metodo di sterilizzazione riesce a disattivare i prioni contenuti nel cibo che mangiamo ogni giorno. E annulla il rischio di contrarre il...

A due anni dall’entrata in vigore in Italia delle norme contro la mucca pazza, il primo caso della variante della malattia di Creutzfeldt-Jacob fa riemergere molti dubbi. Sull’efficacia dei controlli, sulla tempestività con cui si è agito e sulle possibili fonti di contagio. Molte sono le domande che in questo momento è facile porsi, e poche le domande che la scienza ha saputo fornire con assoluta certezza. Galileo fa il punto della situazione

E’ il primo passo concreto per la realizzazione di un vaccino contro le malattie da prioni, come la Bse dei bovini e la Creutzfeldt-Jakob dell’uomo: un anticorpo che protegge dall’infezione gli animali. Indicando – almeno in linea di principio – che il sistema immunitario può essere il difensore naturale dell’organismo anche nel caso di queste patologie. La scoperta, pubblicata su Science, è di un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Neuropatologia dell’Università di Zurigo guidato dall’italiano Adriano Aguzzi e da Frank Heppner

È grazie alla loro abilità “trasformistica” che i prioni, le proteine responsabili sia della Bse che della malattia di Creutzfeldt-Jacob, sarebbero in grado di...

I casi di mucca pazza potrebbero annidarsi in tutto il mondo. L’avvertimento arriva dalla Fao, l’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura, che in un...

La vicenda della mucca pazza è sconcertante, soprattutto perché non ancora definita sotto il profilo scientifico. Questo, malgrado l’allarme sia stato dato una quindicina di anni fa. A rendere difficile il compito degli scienziati c’è la possibilità, non ancora del tutto provata, della trasmissione fra specie diverse, la sua lunga incubazione e la difficoltà di trovare test rapidi e sicuri, meglio se sull’animale vivo. Lo sforzo contro il tempo è di definire i limiti di una patologia, tanto diversa da quelle finora conosciute