Tumore al seno, verso la diagnosi precoce personalizzata

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Più di 50 mila donne in tutta Italia saranno coinvolte in un progetto di ricerca per migliorare la diagnosi precoce del tumore al seno, personalizzandola. È quanto si propone di fare lo studio P.I.N.K. – Prevention Imaging Network Knowledge, promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi e dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr (Cnr-Ifc).

DIAGNOSI DI PRECISIONE

Da tempo si parla di medicina di precisione e di terapie target, ma anche la diagnostica si sta muovendo in questa direzione. E dal momento che il rischio di ciascuna di donna di sviluppare un tumore al seno è diverso, anche i percorsi di diagnosi precoce possono essere differenti. In parte le cose stanno già cambiando: alcune regione hanno anticipato il programma di screening per le donne dai 45 anni, proponendo la mammografia annuale anziché ogni due anni. Per chi presenta una mutazione nei geni BRCA 1 e 2, poi, esistono già in certe regioni percorsi di diagnosi precoce ben definiti, che prevedono controlli fin dalla giovane età e che includono tra gli esami anche la risonanza magnetica. Non esistono, però, linee guida per chi presenta familiarità senza mutazione BRCA, né per chi ha un seno denso alla mammografia, che ha comunque un rischio pi alto della media. La questione sul tavolo è: ha senso ed è possibile mettere a punto strategie di diagnosi precoce ad hoc?

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