Un nuovo metodo per l’ingegneria genetica o una bufala?

Per ora è una rivoluzione in potenza, perché la nuova genetica di precisione promessa da Crispr-Cas9 deve ancora dare risultati concreti. Ma se le attese della comunità scientifica restano altissime (in molti erano certi che la scoperta si sarebbe aggiudicata un Nobel già quest’anno), c’è già chi cerca di superare i limiti, per quanto teorici, della nuova tecnologia. È il caso del ricercatore cinese Chunyu Han, il padre di NgAgo, una proteina di origine batterica che sembrerebbe in grado di indurre modifiche nel dna più facilmente e con maggiore precisione di Crispr-Cas9. Una rivoluzione nella rivoluzione insomma, annunciata a maggio, e poi presentata in pompa magna a luglio sulle pagine di Nature Biotechnology e che oggi, a pochi mesi di distanza, si è già trasformata in un giallo scientifico. Due nuovi paper, pubblicati su Protein & Cell e Cell Research, puntano infatti in direzioni completamente diverse: uno supporta, anche se parzialmente, i risultati di Han, mentre il secondo li smentisce categoricamente.

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