Da Soufriere Hills, nell’isola caraibica di Monserrat, al Vesuvio: un modello, che descrive l’evoluzione nel tempo e nello spazio dell’eruzione dei vulcani, servirà a conoscerne meglio il funzionamento e la dinamica. E’ stato realizzato da un gruppo di ricercatori americani della Penn State University (Pennsylvania) insieme ad Augusto Neri dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr di Pisa e a Giovanni Macedonio direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Napoli. Il modello è stato realizzato grazie alle registrazioni di più di 90 esplosioni del vulcano caraibico, uno dei più attivi al mondo. Utilizzando filmati video, studiando i depositi e analizzando i prodotti, i ricercatori hanno descritto un numero elevato di esplosioni del vulcano ricostruendo l’intero processo che porta all’eruzione. Dallo svuotamento del condotto fino alla dispersione dei prodotti nell’atmosfera e lungo le pendici: il modello, presentato sul numero di Nature di questa settimana, descrive la formazione della colonna vulcanica ma dà conto anche dei diversi stili eruttivi di ogni esplosione, strettamente legati al contenuto del magma. (p.c.)