Corsa al vaccino: siamo al rush finale, e crescono i concorrenti in vista della meta. Dopo Pfizer-Biontech e i russi con Sputnik V anche la compagnia statunitense Moderna annuncia il buon esito della fase tre della sperimentazione del suo vaccino, che attesterebbe un’efficacia del 94,5% nel prevenire la malattia Covid-19. Non solo: sarebbe stabile a una temperatura di un normale frigorifero domestico o medico, per 30 giorni. I dati sono preliminari, oggetto di un’analisi ad interim, e come nel caso degli altri candidati vaccini non sono ancora stati pubblicati. Ma l’Ema ha già annunciato l’avvio della rolling review, la procedura accelerata per l’approvazione del vaccino Moderna in Europa.
I risultati definitivi tra poche settimane
I risultati arrivano dallo studio Cove, un trial clinico di fase 3, l’ultimo stadio della sperimentazione, che ha coinvolto 30mila partecipanti trattati con il vaccino mRNA-1273 (il vaccino messo a punto dai ricercatori di Moderna) o con un placebo. Per concludere la sperimentazione è richiesto di arrivare a 151 casi di Covid 19 tra i partecipanti e a due mesi di follow up, così da avere dati abbastanza solidi sull’incidenza della malattia tra i volontari trattati con il vaccino e quelli del gruppo di controllo. Ad oggi – dichiara l’azienda – ci sono stati 95 casi confermati tra i partecipanti, e per questo i ricercatori prevedono di raggiungere l’obbiettivo dello studio già nelle prossime settimane.
Efficacia intorno al 95%
Numeri alla mano, 90 partecipanti del gruppo di controllo hanno sviluppato la malattia contro i 5 del gruppo a cui è stato somministrato il vaccino, risultati che fisserebbero l’efficacia del farmaco intorno al 95%. Il vaccino inoltre sembra efficace anche nel prevenire l’insorgenza di forme gravi della malattia, visto che gli 11 casi gravi di Covid 19 registrati durante il trial sono avvenuti tutti nel gruppo che ha ricevuto il placebo. Come nel caso del vaccino Pfizer, anche i risultati di quello Moderna sono relativi alla capacità di impedire lo sviluppo di Covid 19, ma non ci dicono nulla per ora dell’utilità del vaccino per impedire l’infezione da Sars-Cov-2 in forma asintomatica, e quindi l’efficacia nel prevenire la circolazione del virus.
Covid-19: che differenza c’è tra infezione e malattia, asintomatici e paucisintomatici
Anche i dati sulla sicurezza del vaccino sembrano per ora buoni, e il farmaco è in generale ben tollerato. Le reazioni avverse stando alle informazioni diffuse dall’azienda sono per lo più di grado lieve o moderato. I sintomi gravi con un’incidenza superiore al 2% dei volontari che hanno ricevuto il vaccino includono dolore nel punto dell’iniezione dopo la prima dose; stanchezza, mal di testa, dolore muscolare, dolore, eritema e rossore nel punto dell’iniezione dopo la seconda dose.
Il vaccino anti Covid di Moderna avrebbe anche un asso nella manica: secondo quanto dichiarato potrebbe essere conservato a una temperatura non proibitiva, tra 2° e -8°C, ottenibile con un normale frigorifero domestico o medico, per 30 giorni.
Prime dosi agli Usa, ma l’Ema avvia la rolling review
20 milioni di dosi di vaccino anti Covid Moderna saranno prodotte e messa a disposizione degli Stati Uniti per la fine dell’anno, ma l’azienda ritiene di poter produrre altri 500 milioni -1 miliardo di dosi nel 2021. Intanto, in Europa è partito l’iter rapido per l’approvazione da parte dell’Ema: dopo l’avvio della rolling review del vaccino di AstraZeneca e Università di Oxford, l’Agenzia europea del farmaco ha oggi annunciato l’avvio della procedura veloce di approvazione anche per Moderna, su richiesta di Biotech Spain, società controllata dall’americana Moderna.
Illustrazione di Shafin Al Asad Protic da Pixabay