Virtuale come reale?

La realtà virtuale sul Web non affranca le persone dai comportamenti sociali che si riscontrano nel mondo reale. È il risultato di un esperimento condotto da Nick Yee e i suoi colleghi dell’Università di Stanford e pubblicato sulla rivista CyberPsychology and Behauvior.

Gli psicologi americani hanno individuato una sorta di “specchio comportamentale” in “Second Life”, un mondo online con circa 660.000 visitatori, in cui gli utenti si creano un profilo virtuale e interagiscono tra di loro e con l’ambiente. Proprio grazie alla navigazione dei personaggi in ambienti plasmati sul modello reale, i ricercatori hanno potuto constatare che i comportamenti degli uomini e delle donne nella realtà virtuale sono analoghi a quelli reali. Per esempio, le donne sono più chiuse degli uomini quando parlano e gli uomini reggono meno uno sguardo fisso. Esattamente come accade in realtà.

L’esperimento è stato realizzato prendendo in considerazione 1.000 profili presenti contemporaneamente sulla piattaforma e monitorando il loro comportamento grazie a un software informatico. La ricerca condotta potrebbe aprire un nuovo varco verso l’utilizzo di realtà virtuali per gli esperimenti comportamentali. (f.i.)

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