Quattrocento anni fa Galileo puntava per la prima volta il suo cannocchiale al cielo, rivoluzionando lo studio e la prospettiva dell’uomo sul cosmo. Da allora siamo andati ben oltre il cannocchiale, ma oggi l’attivazione di Virgo, l’interferometro italiano per il rilevamento delle onde gravitazionali, in versione potenziata segna per gli esperti una tappa simile. Siamo di fronte a un nuovo e potentissimo strumento da puntare al cielo, in grado di rilevare non solo le increspature dello spaziotempo ma anche da dove provengono.