Ambiente

Benvenuti nell’Antropocene!

“Antropocene” è una parola difficile, soprattutto per chi non mastica il greco. Eppure non c’è niente di più vicino agli esseri umani di questa complessa parola. L’Antropocene, infatti, altro non è che il tempo in cui viviamo, l’ultima epoca in cui la Terra è entrata per effetto dell’impatto umano. Almeno secondo Paul J. Crutzen, Premio Nobel per la chimica nel 1995 grazie agli studi sul buco dell’ozono, che nella sua prima opera rivolta al pubblico non specialista racconta dai primordi fino ai giorni nostri i cambiamenti del Pianeta.

La storia della Terra

Con un tono fluido e vivace che tiene viva l’attenzione nonostante l’argomento sia impegnativo, si inizia subito con un tuffo nel passato, nell’Olocene e nel Pleistocene, epoche del Quaternario caratterizzate dalla nascita dell’Homo sapiens e dalle primi condizioni di vivibilità sulla Terra. Ma ancor prima l’evoluzione del Pianeta è stata molto complessa. Dall’incandescenza del suolo e dalle attività vulcaniche che infiammavano un’aria già priva di ossigeno, nell’arco di centinaia di milioni di anni la Terra si è raffreddata e sono comparsi i primi organismi che hanno modificato con il loro metabolismo la composizione chimica dell’atmosfera e reso possibile la nostra esistenza. A questi cambiamenti graduali si sono alternati anche quelli più bruschi che hanno visto la scomparsa di molte specie e il dominio delle ere glaciali.

L’alba dell’Antropocene

Ma circa due secoli fa qualcosa è veramente cambiato. In breve tempo rispetto ai millenni precedenti, l’essere umano ha alterato tutti gli ecosistemi, dalla foresta amazzonica alle barriere coralline, e si è riprodotto a una velocità impressionante provocando l’estinzione di numerose specie animali e vegetali. Ha sprecato le risorse idriche e naturali, provocato lo scioglimento dei ghiacci, ha inquinato con sostanze chimiche i corsi d’acqua e le zone da coltivare e modificato la composizione dell’atmosfera generando concentrazioni di gas superiori anche a quelle che hanno segnato la fine delle glaciazioni. Alterazioni che hanno portato la Terra a diventare sempre più calda e in corrispondenza del Polo sud alla creazione del buco dell’ozono, che minaccia l’intera civiltà.

Quando è iniziato?

Curioso, infine, il racconto della nascita del termine che designa la nuova era geologica e della disputa su quando collocare l’inizio di quest’epoca. Era il 22 febbraio del 2000 e a Cuernavaca, in Messico, si svolgeva una riunione del comitato scientifico dell’International Geosphere Biosphere Programme (Igbp). A un tratto Crutzen interruppe gli interlocutori e fece per la prima volta uso della parola Antropocene per sottolineare l’impatto del fattore umano sul Pianeta. Ma quando sarebbe iniziato? Il paleoclimatologo William Ruddiman ne colloca l’inizio con lo sviluppo dell’agricoltura per la quale i nostri antenati si insediarono nei luoghi più favorevoli rubando terreno alle foreste, praticarono l’irrigazione per aumentare la produttività e allevarono animali, cioè portarono prosperità e incremento demografico. Secondo Crutzen, invece, tutto risale alla rivoluzione industriale ed è destinato a continuare: il nostro impatto sull’ambiente crescerà e il degrado andrà aumentando. Il volume si conclude con un monito. Se l’Antropocene è la nostra era, siamo noi gli unici a poter invertire queste tendenze e inaugurare un’epoca di sviluppo sostenibile.

Il libro

Paul J. Crutzen, Benvenuti nell’Antropocene! L’uomo ha cambiato il clima. La Terra entra in una nuova era, Mondadori, 2005pp. 94, euro 12,00

Roberta Pizzolante

Giornalista pubblicista dal 2005, è laureata in Sociologia e ha un master in "Le scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico-istituzionali" conseguito alla Sapienza. Fa parte della redazione di Galileo dal 2001, dove si occupa di ambiente, energia, diritti umani e questioni di rilevanza etica e sociale. Per Sapere, bimestrale di scienza, si occupa dell'editing e della ricerca iconografica. Nel corso negli anni ha svolto vari corsi di formazione e stage nell'ambito della comunicazione (Internazionale, Associated Press, ufficio stampa della Sapienza di Roma, Wwf Italia). Ha scritto per diverse testate tra cui L'espresso, Le Scienze, Mente&Cervello, Repubblica.it, La Macchina del Tempo, Ricerca e Futuro (Cnr), Campus Web, Liberazione, Il Mattino di Padova. Dal 2007 al 2009 ha curato l'agenda degli appuntamenti per il settimanale Vita non Profit.

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

3 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

6 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

1 settimana fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

2 settimane fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

2 settimane fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più