La cometa di Rosetta sta tornando: ecco come vederla

Rosetta
Crediti immagine: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Esattamente 7 anni fa la missione Rosetta atterrava sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, la “cometa di Rosetta”. Oggi l’oggetto celeste, che ritorna periodicamente nel Sistema Solare, viene di nuovo a farci visita. E questa volta si avvicinerà moltissimo, tanto che per rivederla così prossima alla Terra trascorreranno altri 193 anni. La data chiave è la notte fra l’11 e il 12 novembre, quando la distanza sarà minima, e precisamente alle 01,50 a.m. del 12 novembre – ora italiana. In generale però resterà visibile – con telescopi e potenti binocoli – per tutta la notte e non solo in quell’orario preciso. Ma adesso ha raggiunto il perielio e con la strumentazione adatta potremmo rilevarla.

Una cometa che ritorna

A scoprirla, nel 1969, sono due astronomi russi, Klim Churyumov e Svetlana Gerasimenko durante un raduno per lo studio delle comete. Di qui il nome 67P/Churyumov-Gerasimenko. La cometa è periodica, cioè riappare dopo un certo tempo, in maniera regolare, pari a circa 6,5 anni. Quando “torna”, la cometa ruota intorno al Sole, in un’orbita compresa fra Giove e la Terra. Le distanze possono variare molto e in questo caso parliamo di soli 61 milioni di chilometri dalla Terra. Nel 2034 – precisamente il 29 novembre, per chi vuole già segnarselo – sarà di nuovo da noi a una distanza di 70 milioni di chilometri. Mentre in passato l’abbiamo osservata nel 1976, nel 1982, 1989, 1996, 2002 e nel 2009.

La missione Rosetta per studiarla

La cometa ci aveva già fatto emozionare nel 2014 e poi nel 2016. La sonda Rosetta dell’Agenzia spaziale europea, infatti, aveva fra gli obiettivi principali quello di raggiungere e studiare quest’oggetto celeste. Dopo 10 anni di viaggio, la sonda è giunta in prossimità e ha sganciato il lander Philae che è atterrato sulla cometa il 12 novembre 2014. In seguito a vari studi, la missione di Rosetta si è conclusa, dopo 12 anni di lavoro della missione, il 30 novembre 2016, schiantandosi sulla cometa. Sembra come se la data del 12 novembre sia ricorrente: il 12 novembre di 7 anni fa ci fu l’atterraggio di Rosetta e quest’anno, nello stesso giorno, ci sarà il passaggio ravvicinato della cometa.

Cometa di Rosetta, come vederla

Per celebrare la ricorrenza l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), insieme ad altri enti, ha lanciato la campagna di astrofotografia “Cattura la cometa”. A sostenere la campagna ci sono anche l’Unione astrofili italiani, AstronomiAmo, l’Associazione italiana per l’astronautica e lo spazio e l’Osservatorio astronomico della Regione autonoma Valle d’Aosta. La cometa di Rosetta, però, non sarà visibile ad occhio nudo. Inaf indica la strumentazione idonea per osservarla. Possiamo utilizzare – qui una guida Inafgrossi binocoli (gli 11×70 o 20×80 fissi su cavalletto fotografico), oppure un telescopio di almeno 10-15 cm di diametro. Gli esperti dell’Inaf hanno appena spiegato come utilizzare gli strumenti e cosa succederà, in un video in streaming che di seguito potrete rivedere, durante questo evento imperdibile per chi ama il cielo e tutti i fan della missione Rosetta.