L’esposizione a campi elettrici e magnetici statici e campi elettromagnetici a bassa frequenza (i cosiddetti Extremely Low Frequency o Elf) raddoppierebbe il rischio per i bambini di ammalarsi di leucemia. A segnare un punto contro l’elettrosmog nella ormai ventennale diatriba sugli effetti sanitari dell’esposizione ai campi elettromagnetici è l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) che ha diffuso oggi i risultati di una rassegna degli studi svolti in questi anni. Secondo gli esperti Iarc “i dati mostrano una correlazione statistica abbastanza consistente tra il raddoppio del rischio di leucemia infantile e i campi elettromagnetici domestici alla frequenza di rete (50-60 Hz) con campo magnetico di intensità superiore a 0,4 microTesla”. Nessun incremento, invece, ci sarebbe nel caso di campi inferiori a 0,4 microTesla. Gli studiosi non hanno trovato prove evidenti nemmeno per l’associazione, da taluni paventata, tra l’esposizione a campi di analogo tipo e l’insorgere di tumori al cervello o di altri tipi di cancro. (a. s.)
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