Oms: usate bene le mascherine o potremmo pagarne le conseguenze

mascherine

Il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 è ormai al centro della gran parte delle nostre conversazioni, dal contagio in Italia (qui la mappa aggiornata) alle nuove misure preventive. Oggi emerge un altro tema importante: l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) richiama l’attenzione sulla mancanza di mascherine e protezioni per il personale sanitario. Fra queste, guanti, occhiali protettivi, visiere, caschi, camici, grembiuli e respiratori. Un problema non da poco che se non contenuto potrebbe mettere a rischio non solo la salute di medici, operatori e pazienti.

Per questo l’Oms chiede alle industrie di aumentare del 40% la produzione di questi dispositivi e agli ospedali e a tutti noi di farne un uso razionale e ponderato – in particolare delle mascherine. Su questo tema ha pubblicato un documento ufficiale per dare direttive su come minimizzare l’utilizzo allo stretto necessario ed evitare sprechi, che in questo momento sarebbero dannosi. Ma vediamo come regolarsi per tutelare se stessi e gli altri.

Mascherine e forniture in esaurimento

“Non possiamo fermare Covid-19 senza per prima cosa proteggere gli operatori sanitari”, ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. E l’Organizzazione sta facendo tutto il possibile, dato che ha già inviato quasi mezzo milione di dispositivi di protezione in 47 paesi. Ma le forniture si stanno rapidamente esaurendo, sottolienano gli esperti, e questo è un problema. Finora la richiesta di mascherine è aumentata di sei volte, quella dei respiratori N95 triplicata e quella degli abiti protettivi raddoppiata. A fronte di questa situazione e di un rischio carenza dei dispositivi di protezione anche noi possiamo fare qualcosa.

Le mascherine, per i malati

Intanto si ricorda che la tradizionale mascherina chirurgica, quella verde per intenderci, non ci tutela dal contagio da altre persone, o almeno non ci sono prove scientifiche di questo. Ma protegge gli altri qualora noi fossimo ammalati: serve ai malati per difendere gli altri e non ai sani. La mascherina deve essere usata soltanto in casi specifici. Qui un video che spiega come va indossata.

Per chi ha sintomi e per i caregiver

In particolare, come si legge nel documento dell’Oms, fra il pubblico generale dovrebbe essere utilizzata da chi ha sintomi, fra cui tosse, difficoltà respiratorie e febbre. E, in ambito domestico, anche da chi è in salute e non ha sintomi ma si sta prendendo cura di persone che potrebbero avere il Covid-2019 (casi sospetti), ogni volta che si trova nella stessa stanza con loro. Il tutto insieme ad altre misure, come lavarsi le mani spesso e con acqua e sapone o soluzioni a base di alcol (qui tutti i dettagli dell’Oms).

Chi non ha sintomi non deve usare la mascherina

Mentre le persone che non hanno sintomi non devono indossare le mascherine perché non ci sono prove che siano efficaci come protezione personale. Anzi, questo comportamento, oltre a alimentare sprechi, induce a pensare che si è protetti, quando non è così (o non del tutto). E magari ad allentare le misure di protezione essenziali, come lavarsi spesso le mani ed evitare i luoghi affollati. Quanto di più sbagliato, dato che tutte le misure di contenimento, per se stessi e per gli altri, devono essere adottate, soprattutto in questo momento. La situazione è in evoluzione.

Foto di Juraj Varga da Pixabay 

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2 Commenti

  1. Coronavirus, è la fine del mondo?

    Decalogo per sopravvivere

    1) il Covid-19 meglio conosciuto come CORONA VIRUS, mette a repentaglio ogni forma di vita sulla terra come mai prima d’ora.
    La maggior parte della gente, cronicamente disinformata, ancora non lo ha capito.

    2) Paura? Sì, la paura è una difesa naturale che ci avvisa di un rischio che ci minaccia.
    Panico? No, il panico menoma l’efficacia della difesa.

    3) Il corona virus non sopravvive a temperatura superiore ai 26°C, Lo dimostra senza incertezze il fatto che non si sono verificati casi di infezione nelle aree equatoriali dove la temperatura non scende mai al di sotto dei 30°C.

    4) Quindi, stare al sole, lavarsi spesso mani e viso con acqua molto calda, bere spesso bevande molto calde.

    5) Contagio. Evitare i viaggi, i luoghi affollati, evitare baci e abbracci , distanza fra le persone non inferiore ad un metro. Detergere accuratamente con citrosil o lysoformio ogni maniglia, gli interni della propria automobile, e, soprattutto il proprio cellulare da non porgere a nessuno ad esempio per far vedere filmati.

    6) Cominciare a preoccuparsi dell’imminente comparsa delle zanzare micidiale veicolo di contagio.

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