La notte scorsa un branco di 159 balene si è arenato lungo le spiagge dell’isola di Stewart nel sud della Nuova Zelanda. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, 80 sono già morte per la disidratazione causata dal potente sole dell’estate australe e le altre 79 sono a rischio. Volontari, biologi e veterinari stanno tentando di rinfrescarle con spruzzi d’acqua e stracci bagnati stesi sui loro enormi corpi. Si tratta infatti di balene-pilota, molto simili ai delfini, lunghe cinque metri e pesanti tre tonnellate. Che hanno già vissuto spiaggiamenti di massa lungo le coste neozelandesi: nel 1998 ne morirono circa 300 e nel 2000 altri 65 cetacei si incagliarono sulle sabbie di Maori, sempre nell’isola di Stewart. Non si conoscono con certezza le cause di questi spiaggiamenti: malattie, traumi o, più probabilmente in questo caso, disorientamento dovuto alla perdita del capo branco o a un suo errore di percorso. La salvezza per i mammiferi potrà arrivare solo dall’alta marea e dalle correnti, che si cercheranno di sfruttare per spingere i cetacei in acqua. Una flotta di imbarcazioni tenterà poi di fare da scudo al loro ritorno verso la costa. (d.d.v.)
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