Furto di geni tra piante

Un gene passato da una pianta al proprio parassita: questa la scoperta di un gruppo dell’Istituto di ricerca Riken (Giappone) e dell’Università di Tokio. Lo studio, pubblicato su Science, riferisce per la prima volta di prove empiriche del trasferimento di geni tra piante, sostenendo l’ipotesi di un altro meccanismo di evoluzione nel mondo vegetale.

Il trasferimento di materiale genetico tra specie diverse (tecnicamente chiamato trasferimento genico orizzontale) è un meccanismo evolutivo potente e affascinante perché consente alla specie ricevente di “acquisire” una funzione da un’altra specie e quindi di evolvere e adattarsi rapidamente a nuove condizioni ambientali. Sebbene sia un meccanismo molto comune nel mondo dei batteri, fino ad ora il trasferimento di geni tra piante era stato solamente ipotizzato.

Per indagare l’avvenuto scambio di materiale genico tra piante di specie diverse, il gruppo di ricerca giapponese si è focalizzato sulla pianta parassita Striga hermonthica, un’erba infestante della famiglia delle orobancacee che danneggia unicamente le piantagioni di graminacee, in particolare di sorgo e riso. Analizzando i 17.000 geni di S. hermonthica è emerso che uno di essi, Contig9483, non è presente nelle altre orobancacee, mentre fa parte del genoma delle graminacee. Per comprendere l’origine del gene, il gruppo di ricerca ha quindi comparato la sequenza di 448 amminoacidi della proteina di S. hermonthica con quella delle specie parassitate, osservando una forte somiglianza con il gene presente nel genoma del sorgo.

Secondo gli autori, queste osservazioni suggeriscono chiaramente che, in un passato recente, un gene del sorgo è stato integrato nel Dna del suo parassita. Per i ricercatori, si tratta di una prova evidente di come il trasferimento genico orizzontale possa rappresentare un meccanismo di evoluzione delle piante. (g.b.)

Riferimento: DOI: 10.1126/science.1187145

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