Il mondo in 3D

Atlante Zanichelli 2002
(Con CD ROM “Atlante Mondiale in 3D”)
Bologna, 2001
pp.224, lire 88.000

Dall’Afghanistan allo Zimbabwe in poche pagine, o pochi click di mouse. Il nuovo Atlante Zanichelli 2002 offre infatti sia la versione cartacea che la versione su CD-Rom. Non semplici copie l’uno dell’altro, ma strumenti complementari per una visione aggiornata e a tutto tondo del nostro pianeta. Non a caso, il CD-Rom si chiama “Atlante Mondiale in 3D”: offre infatti la possibilità di osservare la Terra anche nei suoi dettagli di profondità, oltre a consentire ricerche facili e veloci. L’atlante cartaceo dedica invece spazio anche ad aspetti socio-culturali normalmente esclusi dalla cartografia: elenchi di musei, di avvenimenti, di personalità di spicco collocate nei loro luoghi geografici. Troviamo per esempio, per l’Italia e l’Europa delle cartine intitolate “Letteratura e Geografia” nelle quali vengono legate Verona a Shakespeare (Giulietta e Romeo, I due gentiluomini di Verona) o il Vesuvio a Leopardi (La Ginestra). Importanza viene anche data all’impatto dell’uomo sull’ambiente, con apposite sezioni (“La Terra saccheggiata”, “L’urbanizzazione”).

Il CD-Rom offre diverse possibilità di consultazione. Si può effettuare un volo a differenti altitudini, oppure calcolare istantaneamente la distanza tra diverse città. Le mappe possono poi essere riempite progressivamente di dettagli: fiumi, ferrovie, strade, fino a osservare il reticolo generale delle comunicazioni (possiamo anche vedere le orbite dei satelliti) umane. Caratteristica principale del CD-Rom sono però le simulazioni delle dinamiche terrestri, con la possibilità di vedere l’evolvere annuale della vegetazione, delle precipitazioni, dell’irraggiamento solare. Se invece la preoccupazione per il futuro del lettore riguarda l’effetto serra, il CD può mostrare il risultato dell’innalzamento del livello del mare, illustrando quanto a rischio siano zone molto popolate del pianeta. E se questo può servire a stimolare le cattive coscienze degli inquinatori, allora speriamo che il nuovo atlante abbia la più vasta diffusione possibile.

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