“Sotto la tenda, a contatto con la natura. In campeggio si dorme meglio”

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NE SPOSTIAMO avanti le lancette quasi senza rendercene conto. Rimanere tutto il giorno chiusi in ufficio, guardare la tv fino a tardi, tenere lo smartphone sempre sul comodino, sono abitudini che stravolgono il nostro orologio biologico interno, rendendolo perennemente in ritardo, non senza conseguenze. Andare a dormire tardi, dormire poco o male, sono comportamenti che non solo ci rendono nervosi, poco reattivi e stanchi al mattino, ma hanno anche importanti conseguenze sulla salute: aumentano il rischio di diabete e obesità, gli sbalzi d’umore e la memoria peggiora se non si riposa abbastanza, senza contare l’aumentato rischio di incidenti e la bassa produttività, a scuola o al lavoro. Ma basta un solo weekend passato fuori in campeggio per rimettere indietro le lancette del nostro orologio biologico e aiutarci a dormire meglio, suggerisce oggi uno studio pubblicato su Current Biology. Due giorni in tenda, spiega il team di Kenneth Wright della University of Colorado Boulder, sono sufficienti per andare a dormire prima la sera, con tutti i benefici del caso.

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