Lavori verdi contro la crisi

Tessa Gelisio e Marco Gisotti
Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro
Edizioni Ambiente 2009, pp. 397, euro 16,00

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Avete mai pensato che la carriera di “ecocool hunter” potrebbe fare al caso vostro? Al di là del nome un po’ bizzarro, altro non si tratta che di andare a caccia delle ultime tendenze in campo ecologico e riprodurle nell’industria. O ancora, l’ecochef, cioè uno chef che sceglie solo ingredienti e materie prime da filiere certificate, il mobility manager, che ottimizza gli spostamenti dei dipendenti di un’azienda riducendo al minimo l’uso dell’auto privata. La lista dei possibili lavori “verdi” è lunga: l’animatore ambientale nei campi vacanza naturalisti, l’architetto paesaggista, l’autor tv, il fotografo naturalista, l’art director verde, l’assicuratore ambientale, il geometra ecologo. Ce n’è proprio per tutti i gusti nella “Guida ai green jobs” di Tessa Gelisio e Marco Gisotti: una ricca panoramica che riesce a farci toccare con mano quello che si può definire un vero e proprio ‘green new deal’.

Energie rinnovabili, edilizia, trasporti, agricoltura, turismo, produzioni alimentari, comunicazione, gestione dei rifiuti, sicurezza del territorio. La green economy interessa ormai ogni comparto produttivo generando nuovi posti di lavoro e consentendo la riqualificazione di molti profili che oggi sono ai margini del mercato del lavoro. L’ambiente, cioè, diventa un settore strategico per uscire dalla crisi economica.

Ma così un green job? Si tratta di quelle professioni di qualunque settore, dicono gli autori, che con il loro operato contribuiscono al miglioramento delle condizioni dell’ambiente, al loro ripristino e alla conservazione del patrimonio naturalistico. Un enorme bacino contenente profili a volte totalmente nuovi, a volte solo arricchiti di nuove competenze. Escludendo i profili specifici, quale può essere un installatore di pannelli fotovoltaici, infatti, spesso si assiste a una revisione del lavoro in chiave ecologica, per esempio un imprenditore agricolo che decide di produrre biologico. Questa virata è la conseguenza non tanto di una passione smodata per le tematiche ambientali quanto della ricerca da parte del sistema economico di nuove opportunità per uscire dalla crisi. La società, insomma, fa di necessita virtù cavalcando l’onda verde lanciata negli Stati Uniti da Barack Obama e oramai di moda in molti altri paesi.

Dando un’occhiata al rapporto “Green jobs: Towards decent work in a sustainable, low-carbon world” commissionato al Worldwatch Institute e al Global Labour Institute della Cornell University da Unep, Ilo e Ituc si comprende la forte spinta economica dell’ambiente. Attualmente nel mondo, solo nel settore delle rinnovabili sono 2,3 milioni gli impiegati, di cui 300 mila nell’energia eolica, 170 mila nel solare fotovoltaico, più di 600 mila nel solare termico e il resto nei biocarburanti. Gli altri settori forti sono l’edilizia sostenibile e l’efficienza energetica.

Un po’ come avviene anche in Italia, nonostante i dati a disposizione siano pochi. I green jobs impiegano tra gli 850 mila e i 950 mila italiani che nei prossimi dieci anni, se si saprà dare la spinta giusta a questo settore, toccheranno quota un milione e 300/500 mila. Anche da noi la crescita delle energie rinnovabili dovrebbe continuare nel 2010, e sono previsti enormi sviluppi nel settore dei trasporti, nell’edilizia, nelle opere di riqualificazione, nel terziario (marketing ambientale, comunicazione, amministrazione pubblica), e reggerà il mondo della produzione agricola e del turismo con le aree protette e i parchi.

Per chi saprà intraprendere la formazione giusta e anticipare le tendenze del mercato, insomma, le occasioni non mancano. E nel libro sono descritte tutte in 100 schede che indicano i percorsi formativi, le opportunità occupazionali e le prospettive di sviluppo. L’analisi di ogni settore è preceduta da un’intervista a nomi autorevoli scelti tra i manager, gli imprenditori o i professionisti della sostenibilità. Il manuale si propone di aiutare i giovani professionisti, i neolaureati e i ragazzi che devono decidere il percorso di studio a orientarsi tra mille opportunità. Ma offre anche spunti per chi vuole riqualificarsi e aggiornarsi o per chi, in età ormai adulta, si trova a dover fare i conti con la ricerca di un nuovo lavoro.

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