L’inconfondibile filo della vita

Francois Jacob
Il topo, la mosca e l’uomo
Bollati Boringhieri, Torino 1998
pp. 147, lire 35.000

Cosa c’è di più variegato, poliedrico, multiforme, fantasticamente diversificato del regno degli esseri viventi? Il millepiedi, la quercia, il verme solitario, la gazzella: potrebbero sembrare il parto della fantasia creatrice di un estroso Artista, divertitosi a dare le forme più disparate a questi organismi. Che, oltretutto, seguono cicli e processi se possibile ancora più incomprensibili: la nascita, lo sviluppo, la riproduzione, la morte. Eppure c’è un filo profondo, sottile ma allo stesso tempo inconfondibile che lega indissolubilmente tutti gli appartenenti alla grande categoria dei viventi. Un filo che passa dal topo, dalla mosca e dall’uomo, appunto.

E’ seguendo questo filo che Francois Jacob, biologo e premio Nobel per la medicina nel 1965, ci guida lungo i percorsi della biologia, e soprattutto ci illustra la radicale inversione di prospettiva che questa scienza ha conosciuto negli ultimi decenni. “Tutti gli esseri che vivono su questa terra, qualunque sia il loro ambiente, le loro dimensioni, il loro modo di vita, che si tratti di una lumaca, di un gambero, di una mosca o di una giraffa, tutti si rivelano composti di molecole pressoché identiche. […] Oggi emerge dunque un fantastico paradosso: organismi che presentano forme molto diverse sono costruiti dalle stesse batterie di geni. […] Se per la comparsa di ogni nuova specie fosse stata necessaria la formazione di nuovi sistemi di regolazione, non ci sarebbe stato abbastanza tempo per permettere l’evoluzione descritta dalla paleontologia. […] Tutti gli esseri viventi sembrano quindi costituiti dagli stessi moduli distribuiti in modi diversi. Il mondo vivente è una sorta di combinazione di elementi in numero finito e somiglia al prodotto di un gigantesco Meccano, che risulta dall’incessante bricolage dell’evoluzione”.

E facendoci guidare da Jacob alla caccia del minimo comun denominatore del mondo vivente, ripercorriamo anche una buona fetta di storia della biologia, raccontata da uno dei suoi massimi protagonisti. Infatti Jacob può ben considerarsi uno dei padri della biologia moderna: assieme a Jaques Monod spiegò i meccanismi attraverso cui l’Rna trasporta l’informazione genetica all’esterno del nucleo cellulare, laddove questa informazione viene “trasformata” nella costruzione effettiva di un organismo. Queste ricerche valsero ai due ricercatori il premio Nobel, ma soprattutto contribuirono a individuare un buon tratto di quel filo di cui Jacob scrive con tanta passione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here