Lungo la via del mare

Le recenti scoperte compiute da un gruppo di antropologi e geologi in una vasta area del Cile potrebbero riscrivere parte delle teorie sui movimenti migratori delle prime popolazioni americane. L’area in questione è il sito archeologico di Monte Verde, una zona acquitrinosa a circa 800 chilometri da Santiago, ricca di antiche rovine ben conservate di piccoli villaggi, scoperta nel 1976. Lo studio, pubblicato su Science, conferma il suo primato come più antico sito abitativo delle Americhe, spostando il momento della loro colonizzazione da 13mila a 14mila anni fa.

Agli inizi del secolo scorso infatti, la tesi più accreditata datava l’inizio della colonizzazione del continente americano al periodo dell’ultima Era Glaciale, quando le popolazioni Clovis sarebbero giunte dalla Siberia all’attuale Alaska attraverso lo Stretto di Bering, espandendosi in seguito in tutto il continente.

Le ricerche, coordinate da Tom Dillehay, docente di antropologia all’Università di Vanderbilt hanno invece portato alla luce “prove” tali da far supporre l’esistenza di popolazioni pre-Clovis nelle zone meridionali del continente. Lo studio riporta, dopo dieci anni, i primi nuovi dati riguardo al sito di Monte Verde e indica anche che gli spostamenti di queste popolazioni sono avvenuti lungo la costa, anziché unicamente attraverso l’entroterra. La presenza non naturale di molluschi, piante e alghe nei villaggi di Monte Verde (che si trova a quasi cento chilometri dalla costa) sembrano confermare questa tesi.

“La sorpresa non è stata quella di trovare alghe marine nel sito, ma di trovarne ben nove specie diverse, e in un grande numero” ha detto Dillehay. “Questo ci fa pensare che gli abitanti avessero uno stretto rapporto con la costa. Dai resti ritrovati nei villaggi, è possibile infatti supporre che queste popolazioni si muovessero periodicamente dall’entroterra al mare e viceversa, come in transumanza. Quindi il processo di popolamento del continente americano potrebbe non aver avuto luogo da un rapido movimento verso il sud, come finora è stato ipotizzato, ma da un processo più graduale”. (ga.c.)

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