Categorie: Salute

Maratona, sei mesi di allenamento per ringiovanire di quattro anni

Che effetto fa correre una maratona per la prima volta? Tralasciando le sensazioni di entusiasmo, fatica, euforia e vittoria che si mescolano al sudore, correre per la prima volta una regina, come la chiamano i runners, fa anche ringivanire, almeno sotto certi aspetti. Secondo quanto riferisce infatti uno studio correre una maratona per la prima volta ringiovanisce il sistema cardiovascolare di circa quattro anni, riducendo la pressione e l’indurimento delle arterie. I risultati, già anticipati qualche mese fa, sono stati oggi pubblicati su Journal of the American College of Cardiology.

Runners verso la maratona di Londra

Che muoversi, anche poco, svolgendo attività aerobica, abbia dei benefici sulla salute è noto da tempo. Quello che Charlotte Manisty dell’University College London e colleghi in questo caso volevano capire è quanto la preparazione per una singola maratona potesse o meno modificare alcuni aspetti relativi alla salute cardiovascolare. Così l’idea è stata quella di seguire nel tempo alcuni novelli maratoneti, persone in salute, che si stavano preparando per la prima volta a correre una maratona, quella di Londra del 2017 in particolare. I runner coinvolti sono stati 138, avevano un’età media di 37 anni, e correvano agli inizi dello studio circa un paio di ore a settimana.

Un piano di allenamento per principianti

Il loro piano di allenamento era il cosiddetto “Beginner’s Training Plan”, uno schema di 17 settimane proposto dagli stesso organizzatori della maratona. Sei mesi prima e tre settimane dopo la fine della maratona i ricercatori hanno raccolto i dati relativi sia alla pressione che all’indurimento dell’aorta tramite risonanza magnetica cardiovascolare, e hanno messo in relazione alcune di questi informazioni con l’età biologica dei partecipanti. L’indurimento delle arterie è un processo fisiologico con l’età, ma aumenta il rischio cardiovascolare, ricordano gli autori.

Più giovani dopo la maratona

Dati alla mano, finire la maratona – senza correre affatto a ritmi sostenuti (si parla di un tempo di poco più di 5 ore per le donne e quattro e mezzo per gli uomini) – ringiovaniva il sistema cardiovascolare. Nel dettaglio, riferiscono i ricercatori, la pressione sistolica e diastolica diminuiva di 3 e 4 mmHg rispettivamente, e anche l’indurimento dell’aorta diminuiva, in particolare con aumenti di distensibilità nell’aorta distale del 9%. “Allenarsi e portare a termine una maratona anche con esercizi di intensità relativamente bassa riduce la pressione centrale e l’indurimento aortico – equivalente a una riduzione dell’età vascolare di circa 4 anni”, si legge nelle conclusioni, dove viene sottolienato anche un altro dato curioso: “Il ringiovanimneto maggiore si aveva nelle persone più vecchie e nei runner più lenti”.

Nell’editoriale “The run against arterial aging” Julio A. Chirinos della University of Pennsylvania spiega come, pur trattandosi di uno studio osservazionale, la ricerca non fa che confermare gli effetti benefici dell’esercizio fisico. Capire come l’allenamento possa tradursi in questi benefici richiedrà ancora studi, perché al mondo della corsa, e in più in generale del fitness, sono legati una serie di comportamenti: “Allenarsi per le maratone solitamente si porta dietro diversi approcci concomitanti, come un buon sonno e una migliore alimentazione, e in alcuni casi, a integratori che possono avere degli effetti confondenti o interferire con l’esercizio”.

Riferimenti: Journal of the American college of Cardiology

Credits immagine: 995645 da Pixabay

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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