Più decessi di quelli stimati

La moria tra le balene franche del Nord Atlantico è sottostimata. È l’allarme lanciato da Douglas Nowacek, docente di oceanografia all’Università della Florida, e da altri ricercatori nel rapporto “North Atlantic Right Whales in Crisis” pubblicato su Science. Secondo le loro stime, sono almeno otto i cetacei morti negli ultimi 16 mesi, cifra tre volte superiore al tasso medio annuo valutato in 25 anni di studio della specie. E tra loro c’erano sei femmine adulte, tre delle quali avrebbero dovuto dare alla luce dei balenotteri. Colpa delle attività umane: quattro esemplari, infatti, sono stati travolti da navi da trasporto mentre uno è rimasto impigliato nelle reti da pesca. Secondo i ricercatori, ciò significa che si conosce soltanto il 17 per cento di tutta la mortalità tra i cetacei del Nord Atlantico, del restante 83 per cento non si ha notizia. Le balene franche vivono nelle acque costiere a est del Nord America, dal Canada alla Florida, e nonostante siano protette a livello internazionale dal 1935 rischiano l’estinzione entro i prossimi 100 anni. Il governo Usa deve intervenire in modo più adeguato, si legge nel rapporto, e mettere in atto regole d’emergenza come l’obbligo per le navi di rallentare nelle zone popolate dalle balene e la riduzione delle rotte accessibili ai pescatori. (r.p.)

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