Scappa che ti prendo

L’acchiapparello piace anche ai gorilla. Le regole sono le stesse: uno provoca e scappa, l’altro cerca di catturarlo, e quando ci riesce i ruoli si invertono. Lo si vede in un video che accompagna uno studio pubblicato su Biology Letters da Edwin Van Leeuwen della libera Università di Amsterdam, Elke Zimmermann dell’Università di Medicina Veterinaria di Hannover e Marina Davila Ross, biologa dell’Università di Portsmouth. La ricerca, che ha permesso di descrivere  per la prima volta in che modo dei primati non umani reagiscono alle iniquità in un contesto sociale, è stata condotta su 21 esemplari di gorilla di cinque zoo europei, e si è basata sui video clip di 86 sequenze di acchiapparello.  

“Il gioco permette ai gorilla di imparare a distinguere le azioni lecite da quelle sbagliate e li aiuta a conoscere meglio i propri compagni, perfino i propri genitori”, spiega l’etologa Marina Davila Ross. L’acchiapparello permetterebbe ai primati di rafforzare i legami sociali. Ma anche a dinamizzarli in modo pacifico: se, infatti, il gorilla che provoca l’inseguimento sembra voler affermare la supremazia sull’altro, il suo inseguitore, restituendogli il colpo, riequilibra la situazione. I gorilla sono anche capaci di reazioni proporzionate, reagendo più o meno  energicamente a seconda della gravità dell’aggressione.  Di solito poi chi scappa tende a  mostrare i denti in modo amichevole, a sorridere per così dire, al suo inseguitore. Come a dire: non te la prendere, in fondo è un gioco!

Riferimetni: Biology Letters doi:10.1098/rsbl.2010.0482

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