Tag: etologia
Noi e gli altri animali. Dalla martora libidinosa all’ape pensante
Perché gli animali non dovrebbero avere padroni
Una specie tutta al femminile
Elefantesse over 50 per un grande branco
Vigile, scaltra e prudente. Detentrice della memoria sociale del gruppo. Così l’elefantessa capobranco assolve ai suoi compiti, tanto meglio quanto più è anziana. Ascoltando i richiami degli altri elefanti e indicando ai suoi se si tratta di nemici da tenere a bada o di amici da accogliere cordialmente, senza perdere tempo in inutili atteggiamenti difensivi. Così aumenta le occasioni per i propri familiari di incontri amorosi con membri di altri gruppi, che faranno il branco più numeroso. Lo afferma uno studio condotto da un’équipe anglo-keniana per l’Amboseli Elephant Research Project, in Kenya, e pubblicato su Science
In Italia Jane Goodall, ambasciatrice degli scimpanzé
Gli scimpanzé si curano con le erbe
L’isolamento non paga
Le grandi aree protette sono come isole nel mare del territorio. Isolate le une dalle altre non riescono a garantire un buon livello di biodiversità. E soprattutto non soddisfano uno dei bisogni fondamentali degli animali: il rapporto fra gli esemplari e il loro ambiente. La soluzione è necessario creare dei ‘’corridoi ecologici’’ di collegamento. Lo ha suggerito Danilo Mainardi, ordinario di Conservazione della natura nell’Università Ca’ Foscari di Venezia durante un simposio al Centro ‘’Ettore Majorana’’ di Erice
Hymenoepinecis, la vespa diabolica
Macabra e cinica la vespa Ichneumonid Hymenoepinecis che narcotizza la preda e la trasforma in cibo per la sua prole. Si tratta di una forma di parassitismo unico, letale e davvero inquietante. La vittima preferita è il ragno Plesiometa argyra. La vespa inserisce nel ragno il suo uovo insieme a un veleno che, prima di uccidere il Plesiometa, lo costringe a tessere una ragnatela-bozzolo per la larva. E il ragno, narcotizzato, non può far altro che eseguire gli “ordini” chimici della vespa