Tag: medicina

Riacquistare l’udito grazie a cellule coltivate in laboratorio. Lo promette la ricerca di Matthew Holley dell’Università di Bristol che ha individuato un sistema in...

La scoperta ha del rivoluzionario: dal grasso umano si può ottenere cartilagine per riparare le articolazioni danneggiate. Ad annunciarla, un gruppo di ricercatori della...

Sugli animali da laboratorio funziona. Sul gruppo di pazienti volontarie che l’hanno testato non ha causato effetti collaterali. Ora si spera che il nuovo...

Dopo quella di Down, è la causa genetica più frequente di malformazioni cardiache. Si tratta della sindrome di DiGeorge, definita alla metà degli anni...

Memoria, concentrazione, capacità di astrazione e di comprensione linguistica, possono lentamente arrugginirsi in pazienti cardiopatici a cui è stato inserito un bypass. I ricercatori...

Lo chiamano “spazzino” delle arterie. E’ l’Hdl colesterolo che mantiene le arterie pulite e riduce il rischio di patologie cardiovascolari. Da buono però si può trasformare in cattivo, quando i suoi livelli nel sangue superano i 45 milligrammi per decilitro. Lo hanno stabilito i ricercatori dell’Istituto di scienze farmacologiche dell’Università di Milano che in uno studio sottolineano come un innalzamento del Hdl sopra quel livello produca paradossalmente un aumento del rischio cardiovascolare

Un trucco degno del miglior Machiavelli. Uccidere le cellule leucemiche, globuli bianchi che proliferano in maniera incontrollata, con le loro stesse armi. E’...

Effetto camice bianco. I medici hanno soprannominato così la reazione che i pazienti ipertesi hanno quando a misurargli la pressione è un medico: i valori sono statisticamente più alti di quanto sarebbero se a misurarsela fossero loro stessi. Per superare il fenomeno si ricorre allora a un servizio di telemedicina. Studi ed esperienze sono state presentate al Centro di cultura scientifica ‘’Ettore Majorana’’ di Erice, nell’ambito di un workshop sulle pluripatologie emergenti

Si chiama Sads, che significa piccolo acceleratore di segnali distruttivi, ed è una proteina capace di portare all’autodistruzione le cellule tumorali del colon. La...

Si chiamano agonisti e antagonisti. Sono alcuni dei derivati sintetici della cannabis. Su di loro le industrie farmaceutiche di tutto il mondo stanno puntando per realizzare farmaci che contrastino malattie gravi, come la schizofrenia e l’obesità. Tra qualche anno la cannabis non sarà quindi utilizzata solo come semplice sostituta della morfina. Per sapere di più sulle potenzialità dei derivati della marijuana Galileo ha sentito Gianluigi Gessa, neurofarmacologo dell’Università di Cagliari