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Dopo la corsa al genoma arriva quella al proteoma. Ovvero al corredo di proteine che sono codificate dal patrimonio genetico, di cui è dotato...

L’Ufficio dei Brevetti degli Stati Uniti ha rilasciato le nuove linee guida per le normative che regolano la brevettabilità dei geni. Le nuove regole...

Con 366 voti favorevoli e 61 contrari il parlamento britannico ha compiuto un deciso passo in avanti. Ha detto sì a nuovi tipi ricerca...

È in arrivo dagli Stati Uniti un filtro a base di carbonio che potrebbe rivoluzionare la tecnologia della separazione molecolare dei gas. E permettere, per esempio, di ottenere ossigeno e azoto – le componenti dell’aria – allo stato puro e con una spesa minima. Per ora il nuovo materiale, che deve essere ancora perfezionato, separa solo i gas. Ma in un futuro non lontano si potrà impiegare anche nell’industria delle biotecnologie, per separare le proteine

Nasce da una collaborazione tra la New York University e il Massachusetts Institute of Technology il nuovo biomateriale che farà da impalcatura alle cellule...

Chi si è sottoposto a un’endoscopia sa quanto questo esame sia fastidioso. Ora però stomaco e intestino potranno essere visualizzati grazie ad una mini...

Soffre di più l’uomo o la donna? Di sicuro una differenza c’è, ed è questione di geni. Lo afferma il professor Jeffrey Mogil dell’Università...

Viene spesso considerata una malattia del passato, ma la tubercolosi uccide ancora: ogni anno tre milioni di persone muoiono nel mondo per l’infezione portata...

Paghi uno e prendi due. E’ la strategia adottata dalle università americane per venire incontro alle esigenze di alcune coppie: quelle in cui marito e moglie sono entrambi ricercatori in fisica. Per lavorare fianco a fianco, gli enti di ricerca propongono l’impiego a metà: si lavora part-time nella stessa struttura, con le stesse possibilità di carriera. Ma gli stipendi si dimezzano. Ecco i risultati dello studio pubblicato da Physics Today

Le frodi scientifiche accertate sono solo la punta di un grande iceberg. Negli Usa, per esempio, un organismo di controllo ha esaminato 150 ricerche sospette scoprendo alla fine che 76 di queste erano delle “bufale”. A spingere i ricercatori a falsificare i risultati sarebbe la crescente competitività e la commercializzazione della ricerca. Ma la comunità scientifica sta correndo ai ripari. E il dibattito arriva anche sulle colonne del prestigioso settimanale scientifico Nature