Terremoto da record

Una potentissima scossa tellurica si è propagata dal Nord America attraverso l’Oceano Pacifico fino al Giappone, scatenando uno tsunami che ha inondato chilometri di costa e sommerso numerosi villaggi. È accaduto nel 1700, ma un gruppo di geologi giapponesi, canadesi e statunitensi ha recentemente ricostruito l’evento, grazie a simulazioni e all’esame di documenti storici e antichi registri mercantili. Il gruppo di ricerca è stato diretto da Kenji Satake, del Servizio Geologico di Tsukuba in Giappone, che già nel 1966 aveva avanzato l’ipotesi che una vasta onda di maremoto registrata circa 300 anni fa in Giappone fosse stata provocata da un vero e proprio slittamento della regione Cascadia, zona di subduzione localizzata tra il Canada e gli Stati Uniti. Il potente sisma del 1700, propagatosi dal Canada alla California, era un fenomeno già noto a geologi e sismologi, che però non immaginavano certo che avesse avuto un’intensità tale da provocare uno tsunami in grado di viaggiare per 8000 chilometri. I nuovi studi hanno permesso di stimare che il sisma ha raggiuntouna magnitudo 9 della scala Richter. Solo tre scosse di entità comparabile sono state registrate nel ventesimo secolo, ma poiché tutte hanno avuto luogo in aree remote, non è stato possibile stabilire l’impatto di un simile fenomeno in zone antropizzate. L’attenzione dei sismologi è alta: altri violenti terremoti hanno avuto luogo nella zona della Cascadia nei secoli scorsi, mediamente uno ogni 500 anni, e se una scossa di pari entità dovesse colpire oggi quella area, densamente popolata, sarebbe una catastrofe senza precedenti. (s.p.)

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