Toccare il cielo con un dito

Rendere lo spettacolo dell’Universo accessibile a chi non vede. Ci è riuscita la Nasa con la realizzazione di un libro di 60 pagine e 28 foto di galassie, pianeti e nebulose stampate in rilievo e accompagnate da un commento in Braille. “Touch the invisible sky”, questo il titolo del volume,  raccoglie le immagini mozzafiato catturate dai principali telescopi spaziali (Hubble, Chandra e Spitzer) e le consegna al lettore ricche di linee sporgenti, rigonfiamenti e inserti in tessuto.
Gli unici strumenti per comunicare a ciechi e ipovedenti il colore, la forma e le complesse caratteristiche degli oggetti celesti.

Firmata da Noreen Grice, educatrice del Museo di scienze di Boston, Simon Steel, astronomo di Harvard e Doris Daou scienziata della Nasa, l’iniziativa cerca di colmare una lacuna nella didattica dell’astronomia per non vedenti: “Una delle principali sfide che dovevano finora affrontare gli studenti ciechi di scienze astronomiche era la difficoltà di reperire alcune informazioni che venivano trasmesse solo in forma visiva. Libri come questo permettono finalmente agli allievi con handicap della vista di acquisire una competenza in questa materia pari ai loro colleghi vedenti” dice Marc Maurere, presidente della principale associazione per ciechi americana, la National Federation of the Blind.

Il viaggio nello Spazio comincia sfiorando con le dita la superficie del Sole, prosegue  alla ricerca tattile di residui di esplosioni stellari e nebulose e termina, dopo avere toccato con mano Giove, Marte e Mercurio,  in una piccola regione della costellazione dell’Orsa Maggiore (Hubble Deep Field) lontana dalla Terra miliardi di anni luce, dove si concentrano migliaia di galassie. Così l’astronomia, scienza visiva per eccellenza, diventa per la prima volta straordinariamente palpabile. (g.d.o)

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