Una minaccia per le specie rare

Nel sud del mondo, le coltivazioni estensive di caffè mettono a rischio la sopravvivenza di alcune specie. Come tigri, elefanti e rinoceronti. E’ la denuncia di uno studio della Wildlife Conservation Society di New York, pubblicato su Science. L’abbassamento mondiale del prezzo del caffè (al minimo degli ultimi cento anni), ha stimolato una forte crescita della produzione della varietà robusta, venduta in scatola e usata per il caffè solubile. Per far fronte a queste necessità commerciali in alcuni paesi produttori di caffè, come l’Indonesia, si è assistito ad un aumento delle deforestazioni ai danni delle pianure e persino dei parchi nazionali, dove vivono ancora alcune popolazioni di tigri selvatiche e altre specie. “Se non si interviene subito”, spiega Tim O’Brien, autore dello studio, “la nostra prossima tazzina di caffè potrebbe avere il sapore amaro dell’estinzione”. Tra il 1996 e il 2001, infatti, in Indonesia i terreni disboscati sono aumentati del 28 per cento nella sola provincia di Lampung. Qui il 70 per cento della produzione di caffè robusta si concentra all’interno e nelle zone adiacenti al Bukit Barisan Selatan National Park, una dei pochi habitat oggi esistenti per le tigri di Sumatra, gli elefanti e i rinoceronti. Secondo i ricercatori, gli Stati Uniti, in quanto membri dell’International Coffee Organization (Ico) e paese leader nel mondo per il consumo di caffè robusta, potrebbero giocare un ruolo chiave nella lotta alla deforestazione, proponendo dei programmi di certificazione che rispettino la vita delle specie. Anche i consumatori possono fare la loro parte acquistando solo caffè verde, che è certificato e garantisce un salario equo ai coltivatori delle piantagioni. (r.p.)

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