Una stele di Rosetta per il clima

E’ possibile ricostruire la storia del clima tropicale terrestre, dettagliatamente anno per anno, per quasi duemila anni? Sì, basta avere gli strumenti giusti per leggere nel passato, secondo quanto sostengono i ricercatori della Ohio State University in uno studio pubblicato su Science Express. Gli strumenti, o meglio la chiave per decifrare la storia climatica del pianeta, in questo caso, sono dei nuclei di ghiaccio prelevati nel 2003 dalla calotta delle Ande Peruviane, considerati una sorta di “stele di Rosetta”. Questi ghiacci infatti contengono un registro preciso, il più dettagliato mai osservato finora, dei cambiamenti climatici sperimentati in passato dalle zone tropicali, sotto forma di depositi stratificati chiaramente visibili, di diverso colore. 

Lonnie Thompson, a capo dello studio, spiega come questi nuclei di ghiaccio non siano come tutti gli altri estratti negli ultimi trenta anni. In essi infatti è possibile osservare chiaramente le zone più chiare, provocate dagli accumuli di neve nella stagione umida, e quelle più scure, causate dalla polvere depositata durante la stagione secca. I nuclei contengono anche importanti informazioni, sotto forma di isotopi dell’ossigeno, su El Niño, un cambiamento climatico temporaneo causato dalla variazione di temperatura superficiale dell’Oceano Pacifico.

Grazie alle informazioni contenute in questi nuclei di ghiaccio, gli scienziati sono riusciti a ricostruire un modello della temperatura superficiale del mare che risale fino ad epoche in cui non era ancora possibile eseguire misure di questo tipo. Inoltre, i ricercatori sono riusciti a determinare come la circolazione atmosferica sia cambiata negli ultimi duemila anni, grazie alle analisi compiute sugli ioni nitrato e lo ione ammonio, e hanno anche mostrato come la calotta glaciale delle Ande abbia ormai raggiunto una dimensione minima: non è mai stata così poco estesa negli ultimi seimila anni.  

Anche in passato campioni di ghiaccio estratti in Groenlandia, Antartide e Tibet hanno aiutato a sviluppare importanti modelli sul clima ad alte latitudini: i nuclei estratti in Perù finalmente forniscono preziose informazioni anche per l’emisfero sud del pianeta, e potranno aiutare gli scienziati a capire meglio come si è evoluto e come si evolverà il clima terrestre nel futuro.

Riferimenti: Science Doi: 10.1126/science.1234210

Credits immagine: Lonnie Thompson, courtesy of Ohio State University

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