No, Santa Lucia non è il giorno più corto che ci sia

santa lucia
(Foto via Pixabay)

Questione di rima, certo. Ma il detto che vuole “il giorno di Santa Lucia il giorno più corto che ci sia” non è solo un modo di dire. Infatti, se è ben noto che il vero giorno più corto dell’anno, quello cioè in cui abbiamo meno ore di luce è quello del solstizio d’inverno, che quest’anno cade nella mattina del 21 dicembre, nel detto popolare sul 13 dicembre c’è un fondo di verità.

Il fondo di verità va ricercato indietro nel tempo, a prima dell’avvento del calendario Gregoriano, ovvero la riforma voluta dal papa Gregorio XIII con la quale, per tenere fissa la data dell’equinozio di primavera e quella della Pasqua, nel 1582 vennero cancellati così 10 giorni dal calendario. I giorni dal 6 e il 15 ottobre 1582 infatti non sono mai esistiti. La riforma cancellò così la sfasatura tra il calendario civile e quello solare – in anticipo quest’ultimo sull’altro- sfasatura a cui si dovrebbe proprio l’origine del detto, come ricorda anche l’Unione astrofili italiani.

In quel tempo infatti il solstizio d’inverno era anticipato, cadendo proprio tra il 12 e il 13 dicembre. In occasione di Santa Lucia, il cui nome – derivato da lux – simboleggia appunto la luce, il ritorno, se si vuole, dopo il solstizio alla stagione in cui le giornate cominciano di nuovo ad allungarsi.

Ma non è tutto: in questi giorni di dicembre il Sole effettivamente tramonta prima che al solstizio (in cui l’alba arriva però dopo, rimanendo così il giorno con meno luce dell’anno). Ma perché il giorno del solstizio non coincide con quello del tramonto più precoce? C’entra un’altra sfasatura: quella tra i nostri orologi e l’ora solare, dovuta agli effetti combinati del movimento della Terra su se stessa e intorno al Sole.

Via: Wired.it

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