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A carte scoperte

Anche la geologia ha il suo Google Earth. E’ appena arrivato OneGeology, il portale on line che consente di esplorare le carte geologiche digitali della Terra con una copertura del 69 per cento della sua intera superficie. Presentato ufficialmente oggi a Oslo, nell’ambito dell’International Geological Congress, il progetto ha coinvolto, tra le 80 nazioni partecipanti, anche il nostro paese, con l’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat), e rappresenta il culmine dell’Anno internazionale del Pianeta Terra (qui un video sul portale).

Grazie alla collaborazione di scienziati provenienti da tutto il mondo e con il patrocinio dell’Unesco, è stato costruito un nuovo, comune database per raccogliere, organizzare in modo coerente e condividere globalmente i dati geologici. Ma il portale sarà utile per tutti. La soluzione di problemi come il sollevamento del livello del mare, la gestione dei rifiuti e lo stoccaggio dell’anidride carbonica, infatti, dipende strettamente dalla morfologia e dalla orografia del territorio. Il portale servirà anche per il reperimento di risorse naturali (acqua, idrocarburi e minerali), la pianificazione territoriale e la mitigazione del rischio idrogeologico.

Non solo le carte si possono scaricare, ma anche i dati su oltre 80mila sondaggi geologici superficiali e su 460mila frane. E, grazie a questi, si può risalire alle caratteristiche generali del nostro territorio. (a.g.)

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