Il cielo che verrà: gli eventi astronomici da non perdere nel 2019

Il 2019 sarà un anno astronomico scoppiettante. Il cielo di quest’anno, infatti, sarà ricco di eventi spettacolari, scanditi dalle consuete stelle cadenti, rari passaggi di pianeti ed eclissi di Sole e di Luna. A partire da queste prime notti di gennaio, con l’arrivo delle Quadrantidi, lo sciame meteorico di inizio anno, originate dalla cometa 2003 Eh1. Per poterle ammirare dal nostro Paese, come suggerisce l’Unione astrofili italiani (Uai), sarà meglio osservarle da mezzanotte in poi per vedere via via aumentare il numero delle stelle cadenti (il picco è atteso proprio stanotte). Ma questo è solo il primo di una lunga lista di eventi, ed ecco quindi cosa ci riserva il cielo del 2019.

Eclissi di Sole per la Befana

Una volta che le Quadrantidi avranno brillato nelle prime notti di gennaio, sarà la volta della prima eclissi di Sole dell’anno: il 6 gennaio prossimo, infatti, la Luna passerà tra la Terra e il Sole per dare origine a un’eclissi solare parziale. Sfortunatamente, riferisce la Nasa, sarà visibile solamente dall’Asia nord-orientale e dal Nord Pacifico. Il 2 luglio, invece, sarà la volta di un’eclissi solare totale, che tuttavia, anche in questo caso, saranno in pochi a poter ammirare: sarà visibile, infatti, solo nel Pacifico meridionale e nel Sud America, zone in cui il Sole verrà oscurato per due minuti e mezzo.

L’ultima eclissi solare del 2019 sarà il 26 dicembre, con un’eclissi di tipo anulare, che si verifica quando la Luna (che è nel punto più lontano della sua orbita) non riesce a coprire completamente il Sole: la circonferenza della nostra stella, quindi, risplende luminosa dietro il satellite, formando il cosiddetto anello di fuoco. L’eclissi, anche in questo caso, sarà visibile solamente dalle aree dell’Asia meridionale (Medio oriente, Sri Lanka, India e Singapore). Per chi rimane da questi parti non resta che affidarsi agli streaming online e aspettare le foto degli eventi.

Eclissi di Luna

Nella notte tra il 20 e il 21 gennaio la vera protagonista sarà la Luna, con un’eclissi lunare totale che sarà visibile nel Nord e sud America, in Africa e in Europa occidentale (in Italia, il fenomeno sarà solo parziale). Secondo la Nasa, sarà uno degli “spettacoli più scintillanti” dell’anno, in quanto il nostro satellite si troverà nel punto più vicino alla Terra (perigeo), facendo apparire la Luna leggermente più grande e particolarmente luminosa, in un fenomeno che viene definito come superluna (durante l’anno ce ne saranno altre due: il 19 febbraio e il 21 marzo).

Inoltre, in occasione delle eclissi lunari totali ci si riferisce spesso al nostro satellite come “luna rossa” perché quando il Sole, la Terra e la Luna si allineano, la luce del Sole che attraversa l’atmosfera terrestre sembrerà tingere la Luna di sfumature rosse. Un effetto ottico che è dovuto proprio al fatto che i raggi solari, che colpiscono la nostra atmosfera, vengono assorbiti e irradiati verso l’esterno. La luce blu è la più colpita: in altre parole l’atmosfera filtra la maggior parte della luce blu, facendo passare solo la componente arancione e rossa, che viene successivamente proiettata sulla Luna. Un’altra eclissi di Luna, questa volta parziale, è prevista per il 16 luglio, quando il disco lunare verrà coperto per circa due terzi dall’ombra della Terra e sarà visibile dal Sud America, Europa, Africa, Asia e Australia.

Il transito di Mercurio

Per la fine dell’anno, la data da segnare in agenda è l’11 novembre ci sarà un evento piuttosto raro: Mercurio, il pianeta più piccolo del nostro Sistema solare, transiterà tra noi e il Sole. Come riferisce la Nasa, infatti, il pianeta passa tra la Terra e la nostra stella circa 13 volte in un secolo (l’ultimo passaggio era avvenuto nel 2016). Durante il suo transito, Mercurio ci apparirà (munitevi di telescopi e filtri solari per osservarlo in tutta sicurezza) come un piccolo puntino nero con il Sole sullo sfondo. Un evento che potremo ammirare anche dall’Europa e sicuramente da non perdere, visto che la prossima volta avverrà nel 2032.

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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