Kyoto in discussione

Sono più di diecimila i delegati di oltre 200 paesi arrivati a Montreal (Canada) per discutere di cambiamenti climatici e comprendere se e come è possibile proseguire la battaglia contro il riscaldamento globale. Si parlerà del protocollo di Kyoto, il documento sul cambiamento climatico ratificato in Giappone nel 1997 da 14 Paesi: in discussione è la sua reale efficacia e soprattutto i provvedimenti da adottare alla sua scadenza nel 2012. Il trattato, relativo alla diminuzione dei gas serra responsabili del riscaldamento globale, sembra giunto ad una fase critica. Nonostante il ministro dell’ambiente canadese Stephane Dion sostenga la possibilità di includere nel trattato i paesi contrari e quelli in via di sviluppo, molte sono le perplessità. Oltre agli Stati Uniti, che non hanno mai sottoscritto l’accordo sostenendone l’inefficacia e il danno per lo sviluppo e per la crescita economica, ora una battuta d’arresto arriva anche dal primo ministro britannico Tony Blair. Più in generale l’orientamento della componente tecnica dei delegati è formulare un nuovo trattato, nel quale gli obblighi e le scadenze di riduzione dei gas serra pesino meno e sia attribuito maggiore spazio alla cooperazione internazionale e alle sperimentazioni di processi energetici e produttivi meno dannosi per l’atmosfera. Il palazzo dei congressi di Montreal, dove si svolge il vertice in corso fino all’11 novembre, per l’occasione è alimentato dall’energia elettrica prodotta da generatori eolici. Nell’ultima settimana si attende l’arrivo dei ministri dell’ambiente e dell’energia dei circa 200 paesi coinvolti, per le decisioni finali. (m.r.)

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