Manda il tuo nome su Marte a bordo di Insight

Credit: NASA/JPL-Caltech
Credit: NASA/JPL-Caltech

Fino al primo novembre prossimo sarà possibile prenotare un viaggio su Marte, gratis. Non ancora fisicamente, va bene, però sarà possibile spedire il proprio nome sul pianeta rosso a bordo del lander InSight che la Nasa sta preparando al lancio, previsto per il maggio 2018. Si tratta di una sonda statica, non dotata di ruote come Opportunity.

I nomi di chi vorrà partecipare alla missioni saranno caricati su un chip che verrà inserito nella struttura della sonda. Il gate di accesso per la registrazione è costituito da un sito dedicato. Al termine dell’operazione sarà possibile anche stampare la propria carta d’imbarco.

Non è la prima volta che l’Agenzia spaziale americana offre una possibilità del genere. Già nel 2013, con la missione Maven, circa 100.000 persone scrissero il proprio nome, e in quel caso anche il proprio haiku, su un Cd installato a bordo della sonda. Nel 2015, invece, la Nasa aveva dato una prima possibilità di scrivere il proprio nome su un primo chip già previsto a bordo di InSight. Poi, dal momento che la partenza è stata ritardata per motivi tecnici, è stato deciso di riaprire l’imbarco. Nel primo caso già circa 827.000 persone decisero di partecipare. Nel 2014 1,3 milioni di persone salirono invece a bordo della capsula Orion come passeggeri virtuali del primo volo sperimentale del futuro erede dello Space Shuttle per il trasporto di esseri umani (ora tutto il lavoro lo fanno i russi con la Soyuz) verso lo Spazio a bordo di un veicolo di costruzione americana.

Ma alla missione diretta su Marte non spetterà ovviamente solo il compito di portare i nomi dei suoi fan sul Pianeta rosso. “InSight”, si legge sulle pagine del sito della missione “per la prima volta analizzerà in profondità il suolo marziano studiandone le caratteristiche attraverso le onde sismiche. Sia per mezzo di quelle ancora eventualmente causate dall’attività interna del pianeta che di quelle generate da impatti di meteore. Una missione, quindi, pensata per studiare la geologia marziana con lo scopo di comprendere meglio la formazione dei pianeti rocciosi, compresa la Terra”.

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