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Una molecola formata da soli quattro atomi di ossigeno. È il risultato di uno studio condotto da un team di scienziati dell’Università La Sapienza di Roma. Un obiettivo raggiunto dopo circa 80 anni di esperimenti. E che potrebbe addirittura rivoluzionare la ricerca nel campo dei combustibili aerospaziali. Per capire come l’équipe romana è riuscita a ottenere questo risultato Galileo ha intervistato il coordinatore del gruppo Fulvio Cacace

Impiegare composti dell’azoto per realizzare combustibile pulito. Un progetto che si era sempre scontrato con l’alta combustibilità dell’elemento. Ora per la prima volta Laura Gagliardi dell’Università di Bologna e Pekka Pyykko dell’Università di Helsinki sono riusciti a progettare una molecola affidabile. Mettendo insieme un atomo di scandio e sette di azoto e creando così lo scandio cicloeptanitride (ScN7). Un risultato reso possibile dall’utilizzo del computer grazie al quale la molecola è stata costruita testando in tempo breve migliaia di accoppiamenti di atomi

Kary MullisBallando nudi nel campo della mente Baldini & Castoldi, 2000pp. 222, £ 26.000 Cosa hanno in comune gli alieni, il surf tra le...

Nuove regole in vista per la chimica del carbonio. L’elemento alla base della vita può arrangiarsi in una struttura bidimensionale in cui ogni elemento...

Mal di testa, dermatiti, congestioni nasali e allergie. Sono questi i sintomi lamentati dalla maggior parte degli utenti telematici. In uno studio presentato alla...

Un esercito di anticorpi per neutralizzare gli effetti delle armi chimiche. La notizia arriva dai laboratori del Commissarat a L’Energie Atomique di Saclay, in...

Tutti i paesi avanzati, eccetto l’Italia, puntano fortemente sul settore chimico. Eppure il nostro paese vanta una ricerca avanzatissima e lavori scientifici apprezzati a livello internazionale. Questo però non basta a renderci competitivi. I motivi di un’innovazione mancata

Calce bianca, gesso, detersivo, stucco: sono solo alcuni dei componenti rinvenuti nelle pasticche prodotte in un laboratorio clandestino scoperto a Rimini qualche giorno fa. Cosa compra davvero chi fa rifornimento di compresse per un rave, una festa o una serata in discoteca? Da dove vengono e come sono fatte le pastiglie di ecstasy? E che cosa si rischia facendone uso? Sono solo alcune delle domande che abbiamo posto a due esperti: il questore Pippo Micalizio, a capo della Direzione centrale dei servizi antidroga, e la dottoressa Teodora Macchia, del Laboratorio di biochimica clinica dell’Istituto superiore di Sanità

L’olio usato delle friggitorie può alimentare i motori diesel. Ne sono conviti due ricercatori americani che da tempo stanno cercando di perfezionarne il processo...

Una schiuma per neutralizzare le armi chimiche o biologiche in pochi minuti e prima ancora di averle identificate. E’ la soluzione trovata dal Department...