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Se pensate che i web server, i potenti computer di accesso ai dati tramite Internet, debbano essere molto ingombranti, dovrete ricredervi: Vaughan Pratt,...

Da ieri e per tutto febbraio, mese dedicato alla “Black History”, gli studenti di tutto il mondo possono “chattare” con scienziati e ingegneri afro-americani...

A quasi quattro anni dall’esordio e dopo oltre 700 puntate quotidiane, il programma raddoppia e diventa anche settimanale. In onda il venerdì notte su Rai 3, il nuovo magazine sarà un viaggio-inchiesta tra le promesse e le contraddizioni del mondo digitale. Con una novità assoluta per la televisione italiana: tutte le puntate disponibili integralmente anche sul Web. Alla vigilia del debutto Galileo ha intervistato Carlo Massarini, conduttore del programma

Il tempo dei giornalisti che lavorano solo con penna e taccuino è ormai solo un ricordo. Eppure da una recente ricerca, presentata qualche giorno fa a Roma presso la Federazione nazionale della stampa, risulta che oltre il trenta per cento dei giornalisti non ha mai fatto ricorso ad Internet. E quasi la metà non usa abitualmente una e-mail. Le redazioni sembrano ormai spaccate in due: seguaci della rete e demonizzatori delle nuove tecnologie. Galileo è andato a sentire cosa ne pensano gli esperti del settore

Grandi manovre fra i giganti dell’industria informatica statunitense per il controllo di Internet. A sorpresa, nei giorni scorsi, America On Line ha annunciato l’acquisto di Netscape Communications. Un accordo concluso anche grazie alla partecipazione attiva della Sun Microsystem. Ecco come la triplice alleanza – il provider più grande e il browser più popolare di Internet, uniti alla tecnologia Java – intende cambiare il World Wide Web

In che modo la rete cambia il mestiere di giornalista? James Gordon Meek, responsabile della pagina web dell’Upi (United Press International) e Adam Clayton Powell III, vicepresidente per le tecnologie e i programmi del Freedom Forum, ne hanno parlato con i loro colleghi italiani in teleconferenza Washington-Roma alla quale ha partecipato anche Galileo. Eccone un resoconto

Aumentano i siti creati dalle donne e dedicati al genere femminile. In Occidente, sempre più spesso le professioniste si rivolgono alla rete per attingere informazioni e per comunicare. Le cybernaute sono in crescita, e forse questa tendenza modificherà l’approccio all’universo telematico

Si combatte a colpi di elettronica, di sabotaggi telematici, di pirateria informatica. E’ una lotta senza quartiere, dove vince chi controlla meglio il flusso di informazione. E’ la infowar, la guerra ai tempi di Internet. Dove il terreno di scontro è quella “terra incognita”, senza confini, che si chiama Rete. Di “infoguerra” si è parlato a Linz, in Austria, nel corso di Ars Electronica ‘98. Ma accanto agli apocalittici, c’è anche chi sogna codici di condotta, nuove regole e protocolli comuni. E si augura l’”infopace”

Eugenio SantoroInternet in medicinaIl pensiero scientifico editore, 1998 Romapp. 235, 45 mila lireRiviste mediche elettroniche, congressi e forum virtuali, database di immagini anatomiche, associazioni...

Internet per informarsi e fare informazione, scrivere lettere, mandare documenti. Internet per vendere, comprare, controllare il conto in banca, giocare in borsa. La rete può già offrire tutto questo, e anche molto di più. Ma il suo sviluppo futuro ha una condizione: che la legge sia in grado di garantire la sicurezza delle transazioni, arginando le frodi e i commerci illegali. In questo dossier i temi cruciali che l’universo on-line pone al legislatore