Tag: fisica
Muore l’ultimo discepolo di Fermi
Luminose promesse
Da secoli affascina gli scienziati impegnati a studiarla e osservarla. La sua velocità è una costante universale, cardine della teoria della relatività di Einstein. Ma la luce non ha ancora finito di stupirci con le sue sorprese. E nei laboratori di tutto il mondo se ne studiano proprietà ancora nascoste, che in futuro potrebbero regalarci tecnologie rivoluzionarie. Dall’optoelettronica al teletrasporto, dal quantum computer alla crittografia quantistica
Chip e laser, fratelli di silicio
Computer economici, ma superveloci e grandi quanto una carta di credito. Telecomunicazioni via fibra ottica ancora più efficienti. Laser miniaturizzati impiantati direttamente nei microchip. Sono alcune delle meraviglie che si potrebbero realizzare con un laser al silicio. Ora, dai laboratori delle Università di Trento e di Catania arrivano risultati decisivi verso la sua realizzazione. Che oltre a destare l’interesse dei media, hanno attirato l’attenzione di finanziatori del calibro di George Soros. Galileo ha intervistato Lorenzo Pavesi, professore dell’ateneo trentino e tra gli autori della ricerca
E la luce si fermò
Densità d’altri tempi
Lep: cronaca di una chiusura annunciata
Dopo un tira e molla durato parecchie settimane al Cern hanno finalmente deciso: il vecchio Lep chiude per fare posto a Lhc, un acceleratore di particelle di nuova generazione, fiore all’occhiello del laboratorio svizzero. Ma la decisione è stata più sofferta che mai. Negli ultimi mesi Lep aveva lasciato intravedere le tracce del bosone di Higgs, la particella a cui i fisici danno la caccia da anni. E alcuni ricercatori chiedevano di rinviare la chiusura per confermare definitivamente i risultati e battere sul tempo i colleghi americani del Fermilab. Galileo ha chiesto a Luciano Maiani, Direttore generale del Cern, i retroscena di questa difficile decisione
L’elettrone fatto a pezzi
I risultati di vecchi esperimenti rimasti nei cassetti per oltre trent’anni. Un ricercatore senza timore di andare controcorrente. Ed ecco la teoria bomba, che potrebbe minare le fondamenta della fisica quantistica: l’elettrone, finora ritenuto rigorosamente indivisibile, si può invece spaccare in due elettrini. Con questa idea ai limiti dell’eresia Humphrey Maris, della Brown University di Rhode Island, è riuscito a spiegare i risultati sperimentali ottenuti negli anni Sessanta in Minnesota. E a denti stretti i suoi colleghi devono ammettere che nessuno ha proposto una teoria migliore
Chiusura definitiva del Lep
Studiare un cristallo per capire il Big Bang
I cristalli liquidi regnano incontrastati la tecnologia dei display e dei monitor. Ma ora i fisici hanno scoperto che lo studio dei loro difetti può aiutare a capire nientemeno che la nascita dell’Universo. Dopo il Big Bang la materia si sarebbe infatti ammassata per formare stelle e galassie attorno a difetti simili a quelli che si trovano nei cristalli liquidi. Al “Supercomputer Center” dell’Università di San Diego in California è appena iniziata la prima simulazione numerica per testare la teoria. E una cinquantina di esperti di tutto il mondo si sono ritrovati al Centro “Ettore Majorana” Erice per discutere le affascinanti prospettive di queste ricerche