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Tag: psicologia

Cartoni troppo animati

Troppa violenza nei cartoni animati. I film che dovrebbero accompagnare con sogni e suggestioni la crescita dei bambini, presentano spesso scene cruente, lunghe anche 24 minuti. A lanciare l’allarme è uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association e realizzato dalla Harvard School of Public Health. Dopo aver esaminato 74 pellicole cinematografiche dei più noti cartoons, i ricercatori americani hanno presentato infatti un bilancio preoccupante. Galileo ne ha discusso con Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo all’Università di Roma, e con Fumie Yokota, una delle autrici della ricerca

Tendenze suicide: più gay che etero

Depressione, desiderio di morte e forti pulsioni suicide colpiscono gli omosessuali più che gli eterosessuali. Così conclude un’indagine – che mette in relazione disturbi...

Guidare con il pensiero

Non solo gli occhi, ma anche la mente di chi guida deve essere ben concentrata quando si è alla guida di un autoveicolo. Perché...

Ecco perché le canzoni piacciono

L’uomo trova bella una melodia quando soddisfa le proprie aspettative. È quanto emerge da uno studio statunitense che ha spiegato come la mente e...

Un cane per vivere meglio

Avere un cane rende più socievoli e migliora la salute. E’ quanto risulta da una ricerca condotta dall’Università di Warwick, in Gran Bretagna, e...

Cacciatori di bugie

Più affidabile della famosa macchina della verità, il Facial Action Coding System (Facs) è un nuovo sistema di individuazione delle bugie che registra e analizza ogni singolo movimento facciale. Molto presto potrebbe diventare una realtà tecnologica. Si sta lavorando infatti per addestrare un computer a riconoscere autonomamente e automaticamente gli indizi di menzogna. Ce ne parla Paul Ekman, docente di psicologia alla University of California, ideatore del Facs e autore del libro “La seduzione delle bugie” da poco pubblicato dall’editore Di Renzo

La rabbia in passerella

La bellezza ascetica delle modelle alimenta la depressione e la rabbia delle donne. Questo il risultato di una ricerca della University of Toronto, e...

Passano l’esame le mamme in carriera

Per un bambino, avere una madre che lavora non è necessariamente uno svantaggio dal punto di vista dello sviluppo psicologico o affettivo. A patto...

Ricordare non fa ingrassare

I ricordi potrebbero influenzare l’appetito. Lo rivela uno studio pubblicato su Psychological Science in cui si afferma che ricordare quando e cosa abbiamo mangiato...

Il pregiudizio che è in noi

C’è un ‘’razzista inconsapevole” in ognuno di noi. Secondo Anthony Greenwald, psicologo dell’Università di Washington, almeno il 90 per cento degli individui è affetto da pregiudizi. Greenwald ha condotto uno studio utilizzando un test “di associazione implicita” su persone che si dichiaravano libere da ogni pregiudizio di razza, di sesso e di religione. Ma il suo collega italiano Aldo Carotenuto non è d’accordo con questa interpretazione: “Il pregiudizio nasce come forma di difesa. Per liberarsene bisogna fare un grande sforzo”

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