Home Tags Salute

Tag: salute

Più fair play, meno stress

E’ il comportamento maleducato degli altri automobilisti la prima causa degli attacchi di rabbia che colgono i guidatori britannici. Lo ha stabilito una ricerca...

Fumatori a rischio sordità

Alla lunga lista dei pericoli cui vanno incontro i fumatori accaniti se ne aggiunge ora uno nuovo: la perdita dell’udito. Chi fuma – afferma...

Il radiatore mangia-ozono

Un radiatore catalitico in grado di ridurre l’ozono atmosferico, un gas inquinante che compone lo smog, sarà disponibile in Nordamerica su alcuni modelli della...

L’iprite dimenticata

Le acque pugliesi sono infestate da grandi quantità di pericolose armi chimiche. Soprattutto iprite: ciò che resta del carico segreto di un mercantile americano affondato durante la Seconda guerra mondiale nel porto di Bari. Solo oggi, a più di cinquant’anni dall’esplosione della nave e dopo oltre 250 casi accertati di contaminazione, il ministero dell’Ambiente ha avviato una campagna per localizzare i micidiali ordigni. Galileo ne ha parlato con Ezio Amato, biologo dell’Icram e responsabile del progetto

I lunghi giorni del Niño

La terra rallenta e i giorni si fanno più lunghi. Forse per colpa del Nino, la perturbazione che ha sconvolto il clima mondiale. Ad...

Catastrofe ambientale in Sudafrica

Nella baia di Città del Capo uno sversamento di petrolio minaccia centinaia di pinguini e uccelli marini. Volontari e organizzazioni ambientaliste si sono mobilitate...

Malaysia, acqua agli sgoccioli

A Kuala Lumpur e in altre zone della Malaysia la doccia si fa in ufficio o al club, se si ha la fortuna di...

Tutti i veleni dell’Adriatico

Dal Gargano a Bari ci sarebbe una delle massime concentrazioni al mondo di armi chimiche sommerse. E nei mari della Puglia, dal dopoguerra a...

Worldwatch, istantanea al pianeta terra

Economia in ascesa, ambiente in declino. Questa la situazione del pianeta secondo “Vital Signs 1998”, il rapporto annuale del Worldwatch Institute presentato nei giorni...

Acqua e fuoco d’Amazzonia

Piove da due giorni sulla foresta brasiliana devastata dalle fiamme. Ma la clemenza del “Niño”, responsabile anche della lunghissima siccità che ha alimentato le prime scintille, forse non sarà sufficiente a domare l’incendio, il peggiore mai registrato nella regione. Per arginare il fronte di fuoco lungo quasi 220 chilometri ci vorrebbe una settimana di piogge intense e ininterrotte. E soprattutto un migliore coordinamento tra le forze brasiliane. Nicola Salvati, funzionario della Protezione civile ed esperto nella prevenzione e la lotta agli incendi, spiega a Galileo perché è così difficile domare il disastro amazzonico

RESTA IN ORBITA