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Una bomba a orologeria ecologica potrebbe esplodere nel Mar glaciale artico entro i prossimi decenni. Con un disastro dieci volte peggiore a quello di Chernobyl. La zona è diventata una discarica di materiale radioattivo e l’acqua del mare sta lentamente corrodendo i 12 mila container di scorie e i 70 sommergibili nucleari abbandonati tra i ghiacci. Galileo ha intervistato Carlo Papucci, un ricercatore dell’Enea che è stato sul posto per valutare il pericolo

In Spagna si inziano a stimare i danni causati dai cinque milioni di metri cubi di rifiuti tossici rovesciati il 26 aprile scorso nel...

Uno dei più grandi disastri nucleari della storia potrebbe verificarsi nell’Artico verso la metà prossimo secolo. Il pericolo viene da 12 mila container a...

Una piattaforma di ghiaccio di 200 metri quadrati si è staccata dall’Antartide e muove in direzione del continente sudamericano. Lo hanno rilevato alla fine...

Nuovo look per il Parco del Delta del Po. A contribuire alla sua messa a nuovo saranno ben due finanziamenti, uno europeo e l’altro...

Una spedizione americana è partita in questi giorni alla volta del Nepal per dare l’assalto ai cumuli d’immondizia lasciata sull’Everest dagli scalatori. I...

Alle porte di Roma un centro di assistenza e cura per animali rari: aquile, falchi, tassi e linci. Gestito da volontari

Dopo mesi di siccità, sulla foresta amazzonica devastata dal fuoco ha iniziato a cadere la pioggia. Per domare le fiamme, il governo federale brasiliano...

Il “Rapporto ecomafia ‘98” sulle illegalità ambientali, appena presentato da Legambiente, è sconvolgente: negli ultimi quattro anni l’Italia è diventata il teatro preferito, dopo i paesi in via di sviluppo, di inquinamenti e alterazioni del patrimonio naturale. Un traffico gestito da associazioni illegali di primo livello, come mafia, camorra, ‘ndrangheta e Sacra corona unita. Eppure i reati contro l’ambiente non sono previsti dal Codice Penale. Ora però lo Stato vuole voltare pagina

Lotta ai reati ambientali. Ma con quali strumenti normativi? E soprattutto, in che modo la nuova cultura eco-sostenibile può affiancare il lavoro delle forze...