Mascherine contro il coronavirus: sì, no, come e quando?

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In tutto il mondo, e oggi più che mai nel nostro Paese, migliaia e migliaia di persone escono di casa solo con le mascherine per cercare di proteggersi dal contagio del nuovo coronavirus. Dai supermercati alle farmacie, a chi passeggia per strada, fino a chi, addirittura, le indossa quando è solo in macchina. Ma fanno bene a indossarle oppure è inutile? La confusione, in questi giorni di allerta, regna sovrana ma vediamo perché.

A chi e per cosa servono veramente

Per prima cosa va ricordato che ad oggi non esiste finora alcuna prova scientifica dell’utilità delle mascherine nel proteggere le persone sane dalla COVID che, lo ripetiamo, ha come via trasmissione principalmente le famose goccioline cariche di coronavirus. E incerta è la trasmissione per via aerea del nuovo coronavirus respirando particelle virali che si trovano in sospensione nell’aria, delle quali solo qualche studio suggerisce la possibile presenza, in bassissima concentrazione, negli ambienti altamente a rischio come gli ospedali. Questo è il motivo per cui l’Oms, riferimento per tutte le autorità sanitarie nazionali, al momento non raccomanda un uso generalizzato della mascherina, anzi. Avverte che indossare la mascherina per protezione può dare un falso senso di sicurezza, che porta, per esempio, a non rispettare le distanze, e se non fatto correttamente, per esempio sistemandola spesso con le mani, può anche essere controproducente.

Per questo motivo, e anche per non sprecarle con usi inappropriati, gli esperti ci hanno sempre detto che le mascherine devono essere usate solo da chi è malato (anche per un raffreddore o un’influenza) per non contagiare gli altri, e da chi effettivamente rischia di essere infettato perché a contatto con persone che hanno contratto la COVID-19, in primo luogo i sanitari. Per evitare di ammalarsi e anche, nel caso si fosse asintomatici o semplicemente pre-sintomatici, di passare inconsapevolmente il virus a pazienti e colleghi e in generale diffonderlo nell’ambiente di lavoro.

Mascherine per tutti?

Ma allora a che serve indossare la mascherina quando usciamo per la spesa o per andare al lavoro, tanto più ora che abbiamo l’indicazione tassativa di rispettare la distanza di un metro dagli altri? In effetti, anche se non supportato da basi scientifiche, l’uso della mascherina, nella situazione attuale, può rappresentare una misura di precauzione per chi anche in questi giorni è costretto per lavoro a frequentare ambienti più o meno chiusi e affollati, dove può anche capitare di non rispettare le distanze. Per chi, per esempio, lavora in un supermercato o in una fabbrica. A suggerirlo è stato Angelo Borrelli, Capo della Protezione civile, che ha chiarito che per le fabbriche e le filiere essenziali di sanità e alimentare “il principio è che non serve la mascherina se si mantiene la distanza di un metro, mentre se questo non fosse possibile va raccomandato il suo utilizzo”.

E chi va semplicemente a fare la spesa? Nella attuale situazione, in cui si può presumere che la diffusione del virus sia ben maggiore di quanto dicano i risultati dei tamponi (eseguiti su un numero limitato di persone e in modo non sistematico) e che possano esserci quindi molte persone che, pur infettate, sono asintomatiche, per fermare il coronavirus dovremmo comportarci come se fossimo tutti contagiati. E dunque, meglio che stiamo a casa e se dobbiamo uscire per la spesa, il lavoro o una visita medica non rinviabile, indossiamo la mascherina. In questo modo potremo ridurre ulteriormente il rischio di trasmettere l’infezione a qualcuno, e viceversa, che qualcuno nelle nostre vicinanze possa contagiarci. 

In definitiva, se non si dispone di una mascherina, articolo ad oggi introvabile, che si può fare? In questo caso “può andar bene anche un fazzoletto o un foulard, come qualsiasi protezione, anche se non standardizzata, che fa da barriera meccanica alle goccioline di saliva e impedisce il passaggio del virus”, ha detto Gianni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), incalzato dalla conduttrice Federica Sciarelli durante la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. Fermo restando, ovviamente, che né le mascherine né un eventuale foulard devono illuderci di essere al sicuro e poter non rispettare norme igieniche, distanze e isolamento sociale.

Mascherine: se le usate, fatelo bene

La mascherina usata come precauzione personale ha dunque scarso fondamento scientifico, tuttavia, rappresentando comunque un barriera fisica, può avere un qualche senso precauzionale in determinate circostanze. Per questo l’Oms consiglia a chi è sano di indossarla quando si assiste un malato affetto dalla Covid-19, rigorosamente in combinazione ad altre misure di prevenzione, come quella di lavarsi le mani con acqua e sapone, non toccarsi il viso con le mani e rispettare la distanza di sicurezza ove possibile. Prestando ovviamente attenzione anche a indossarle e rimuoverle correttamente.

Se, infatti, dice l’Oms, si decide di usare una mascherina, bisogna indossarla correttamente, per garantire che sia efficace come protezione. La procedura corretta è mostrata in questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=lrvFrH_npQI&feature=emb_logo

Ricapitoliamo: prima di indossare una maschera è necessario lavarsi le mani con acqua e sapone o, se non disponibili, con un gel disinfettante. Adagiare la mascherina sulla bocca e naso, assicurandosi che i bordi aderiscano al viso. Evitare, durante l’utilizzo, di toccare la maschera con le mani e cambiarla con una nuova non appena si inumidisce (non riutilizzare mai le mascherine usa e getta). Questo implica anche come, in caso di scarsità di mascherine, il consiglio sia quello di ricorrervi solo nei casi strettamenti necessari come ulteriore strumento di protezione. Per togliersi la mascherina correttamente, basta rimuoverla dagli appositi elastici sulle orecchie, evitando quindi di toccare la parte che poggia su naso e bocca con le mani. Gettarla, poi, in un contenitore per rifiuti chiuso e lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone.

Riferimenti: Oms

Leggi l’aggiornamento: Mascherine di stoffa fai da te: di cotone sono più efficaci di quelle chirurgiche

Crediti immagine di copertina: Photo by 🇨🇭 Claudio Schwarz | @purzlbaum on Unsplash

2 Commenti

  1. sulle mascherine fai da te penso che siano meglio di niente se insieme si mantengono tutte le altre precauzioni e non si crede di essere protetti al massimo..

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